Autorizzate pure la Procura di Palermo ad utilizzare qualsiasi tipo di tabulato o intercettazione. E’ la sostanza della lettera inviata al presidente della Camera Lorenzo Fontana da Saverio Romano, il coordinatore politico di Noi Moderati e presidente della Commissione Parlamentare per la Semplificazione.

La scelta del Parlamentare siciliano

Romano ha deciso di affrontare così, a viso aperto, l’inchiesta di Palermo. L’esponente politico, infatti è tra i 18 indagati nell’indagine sui presunti appalti truccati in Sicilia che ipotizza  corruzione, associazione per delinquere e turbata libertà degli incanti.

Romano chiede che la Giunta per le Autorizzazioni conceda “l’estrazione di una copia forense delle chat” intercorse tra lui e “i co indagati Salvatore Cuffaro, Ferdinando Aiello, Sergio Mazzola e Alessandro Maria Caltagirone attraverso WhatsApp “al fine di consentire agli inquirenti di averne la piena disponibilità”.

Abbreviare i tempi e chiudere al più presto questa vicenda

Nessuna sfida ma solo la consapevolezza di non aver nulla da nascondere è il messaggio che si vuole far arrivare in  maniera chiara. La richiesta di Romano nasce dal fatto che per i parlamentari non possono essere utilizzate intercettazioni telefoniche se non autorizzate preventivamente della Camera d’appartenenza. Richiesta sulla quale domani dovrà pronunciarsi proprio la giunta per le autorizzazioni. Il parlamentare punta ad accorciare i tempi e mostrarsi trasparente.

L’attesa delle decisioni del Gip

Romano si era presentato ai magistrati per l’interrogatorio preventivo giovedì scorso ed era stato ascoltato per circa un’ora e mezzo rispondendo alle domande. Uscendo si era limitato a rispondere brevemente ai giornalisti sostenendo di aver chiarito la propria posizione. Per tutti gli indagati la Procura ha chiesto la misura degli arresti domiciliari anche se dopo gli interrogatori per uno di loro ha revocato la richiesta già avanzata. Gli interrogatori si sono conclusi oggi quando in Tribunale si è presentato il principale collaboratore di Cuffaro, Vito Raso.  Si attende, ora, la decisione del Gip.