“In merito alla vicenda che riguarda i fratelli Caputo, la ricostruzione giuridica operata da Tribunale del Riesame di Palermo estende i suoi effetti anche sull’eventuale posizione processuale dell’onorevole Alessandro Pagano. Come emerge infatti dalle motivazioni rese note oggi, se la condotta posta in essere non integra il reato deve escludersi la figura del concorrente quale “istigatore’”.

A dirlo è l’avvocato Nino Caleca difensore dell’On. Alessandro Pagano, coordinatore della Lega per la Sicilia occidentale e in questo suo ruolo chiamato in causa nell’inchiesta suio fratelli Caputo.

“Consolidatosi quanto sostenuto dal Tribunale di Palermo, quindi, l’archiviazione dell’eventuale posizione processuale dell’onorevole Pagano – aggiunge Caleca – sarebbe un atto necessariamente conseguente”.

“Fino ad oggi, comunque, – precisa infine – il mio assistito non ha avuto notificato alcun atto giudiziario. Come era stato già sin dall’inizio specificato”.

“Nel ringraziare la professionalità e la celerità con le quali il giudice del Tribunale del Riesame di Palermo si è pronunciato sul caso relativo ai fratelli Caputo – aggiunge lo stesso Pagano – non posso evidenziare come – in conseguenza dell’impianto giuridico emerso – verrebbero meno tutte le accuse a mio carico quale ‘istigatore’ della condotta di Caputo. Del resto lo ha spiegato bene lo stesso avvocato difensore Nino Caleca, il quale sottolinea inoltre come in tutte queste settimane io non abbia mai ricevuto alcun atto”.

“Non solo, nessuno ha chiesto alla competente Commissione parlamentare, nonostante l’immediata disponibilità, di utilizzare le intercettazioni contro di me. Per quanto mi riguarda – aggiunge Pagano – la mia coscienza non necessitava di conferme. Ne ero certo ancor prima di leggere cosa scrivono oggi i giudici: io non ho commesso reati, non ho ingannato gli elettori né comprato voti. Altra mistificazione mediatica. Mi auguro che i vari tg, giornali, siti web, che allora diedero ampio risalto alla notizia sugli arresti e le indagini, dedichino adesso a queste notizie lo stesso spazio e tempo per diffondere video, immagini, articoli sui rispettivi organi di informazione”.