Il giudice monocratico della quarta sezione penale del tribunale di Palermo Sergio Ziino ha condannato a 1 anno e 4 mesi Francesco Balistreri, 28 anni, stabilendo la sospensione della patente per lo stesso periodo. L’incidente risale alla notte tra il 6 e 7 settembre 2014. L’unica vittima di quel tragico scontro fu Carlo Ruvolo, giovanissimo canoista cresciuto nella zona di via Montalbo e conosciuto come “Il gigante buono”.

Il 22enne si trovava sul sedile per il passeggero di una Peugeot 106. A guidarla c’era un suo amico, Giuseppe Mazzola, 37 anni, condannato in primo grado, con il rito abbreviato, per il reato di omicidio colposo e guida in stato di ebbrezza a 3 anni e 4 mesi.

La sentenza è stata poi confermata in appello. La sua auto quella notte si schiantò contro una Range Rover Evoque guidata invece da Balistreri, che viaggiava insieme ad altri due ragazzi nella direzione opposta mentre stava rientrando a casa dopo una serata fra amici. Entrambi gli automobilisti avrebbero invaso l’altra carreggiata provocando il violento schianto frontale che costò la vita a Ruvolo.

Non è stato però mai accertato chi avesse effettuato per primo la manovra che causò lo scontro. Con la sentenza emessa ieri il giudice, oltre a condannare l’imputato (con pena sospesa) riconoscendogli le attenuanti generiche, ha condannato Balistreri al risarcimento del danno in favore delle parti civili, i genitori, gli zii e il fratello minore della vittima, che dovrà essere calcolato dal giudice civile.

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