Incidente stradale in viale Regione Siciliana ad altezza dell’Eni di Bonagia in direzione Catania. Un giovane, Samuele Fuschi, di 38 anni a bordo di una moto è finito per terra ed è morto.
Per il giovane che viaggiava a bordo di una moto Honda Sh 300 non c’è stato nulla da fare. Sono intervenuti i sanitari del 118 che hanno constatato il decesso.
Le indagini sono condotte dalla polizia municipale. Si sono formate lunghe code in viale Regione Siciliana. Pare che il giovane sia finito dentro una buca che si era aperta in viale Regione Siciliana e non avrebbe lasciato scampo al motociclista.
Comandante della polizia municipale, la buca si è aperta dopo
“La voragine si è aperta dopo l’arrivo della polizia municipale. C’era un avvallamento della strada ed era stato posizionato un birillo”. E’ quanto sta scritto nel verbale del sopralluogo degli agenti della polizia municipale in merito all’incidente stradale in viale Regione Siciliana dove è morto un motociclista. A dirlo è il comandante della polizia municipale di Palermo Angelo Colucciello. Secondo la ricostruzione degli agenti della municipale non ci sarebbe alcuna relazione tra l’incidente e la buca che si è formata nell’asfalto. Sono stati eseguiti gli accertamenti sulla moto Sh 300 guidata da Samuele Fuschi, l’uomo di 38 anni morto. La moto era senza assicurazione, non revisionata e con il fermo amministrativo. Si stanno facendo ulteriori riscontri per verificare se il motociclista indossasse o meno il casco.
Incidente sullo scooter, muore in ospedale, indagata una donna di 46 anni
Era rimasto gravemente ferito in un incidente stradale nella zona dell’Ucciardone. A bordo dello scooter Scarabeo era rimasto coinvolto in uno scontro con una vettura una Volkswagen Polo che gli aveva procurato gravi traumi. Ad inizio maggio, distanza di pochi giorni, Raffaele Pesco di 57 anni è morto in ospedale al Policlinico.
Una donna di 46 anni è indagata per omicidio stradale. La vettura è stata sequestrata. L’incidente è avvenuto di mattina, intorno alle 10.30 del 26 aprile. I mezzi coinvolti uno scooter Scarabeo, guidato da Pesco, e una Volkswagen Polo guidato da una 46enne (V. G. le sue iniziali). Per cause ancora da accertare i due mezzi, che viaggiavano in direzione di via Crispi, si sono scontrati lateralmente. Nell’impatto il 57enne, che indossava il casco, è stato sbalzato dalla sella sbattendo con violenza contro l’asfalto. E’ stato soccorso dai sanitari del 118 e trasportato in ospedale. Qui dopo alcuni giorni è morto.
Ha scritto una lettere indagata di omicidio stradale dopo la morte di Raffaele Pesco, 57 anni, avvenuta dopo un incidente di fronte al carcere Ucciardone, a Palermo, e 10 giorni di agonia in ospedale. Quel 26 aprile non sarà mai dimenticato. Come si legge sul Giornale di Sicilia, la donna ha scritto una lettera per spiegare, anche ai parenti di Pesco, che l’avevano accusata, senza mezzi termini, di non essersi interessata alla sorte del loro caro dopo l’incidente, cosa abbia passato in questi giorni.
“Queste mie parole arrivano dopo giorni di silenzio. Sappiate che non è stata indifferenza al vostro dolore ma rispetto per il vostro dolore. Sono anch’io una figlia che ha perso il proprio padre, so cosa state provando – scrive la donna -. Ho subìto un forte sconvolgimento a causa dell’incidente, ma non ho mai smesso di informarmi sulle condizioni di salute del signor Raffaele, attraverso i numeri che avevo dell’ufficio infortunistica. Ho provato a mettermi in contatto anche con i medici, chiedendo continuamente sue notizie. Ho sperato con tutta me stessa che si riprendesse”. Una speranza che purtroppo è stata spezzata dalla notizia del decesso.
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