E’ stata eseguita l’autopsia all’istituto di medicina legale del Policlinico di Palermo sul corpo di Abou il 15 enne morto in ospedale dopo la traversata prima sulla Open Arms e poi sulla quarantena trascorsa nella nave Allegra.

Il medico legale Antonella Argo ha riscontrato le cicatrici e i segni di torture presumibilmente subite in Libia. Una setticemia, infezione al sangue, potrebbe essere la causa del decesso, secondo una prima ricostruzione da confermare. Infatti per avere dati e riscontri più certi serviranno analisi ed esami più approfonditi.

Novanta giorni ha chiesto il medico legale per depositare la relazione ai pubblici ministeri che indagano sulla morte del giovane della Costa d’Avorio, deceduto il 5 ottobre scorso all’ospedale Ingrassia di Palermo, dopo essere stato sbarcato d’urgenza dalla nave quarantena Allegra.

Oggi un primo confronto con i magistrati della procura di Palermo che hanno aperto un fascicolo dopo che il tutore del migrante minorenne non accompagnato ha presentato un esposto denuncia, assistita dal legale Michele Calantropo. I magistrati – l’aggiunto Ennio Petrigni e il sostituto Giulia Beux – hanno anche disposto il sequestro della cartella clinica e nei prossimi giorni potrebbero iniziare le audizioni di soggetti coinvolti, come persone informate dei fatti.