Turismo in Sicilia e Covid-19. Si è parlato anche di questo nella 52esima puntata di Casa Minutella, il talk show condotto da Massimo Minutella su BlogSicilia.it.
ASSESSORE MANLIO MESSINA
In collegamento l’assessore regionale al turismo Manlio Messina, a proposito di Isole Covid-free ha affermato: «Non credo ci sia una posizione già preconfezionata nei confronti della Sicilia. Quest’iniziativa, tra l’altro, è partita proprio da noi, dalla Sardegna e dalla Campania. Si può anche capire il no di alcune Regioni del Nord perché ognuno tira acqua al proprio mulino. In Sicilia, c’è la necessità logistica di vaccinare le isole minori, molte delle quali hanno 100 – 150 abitanti. Una volta vaccinati gli anziani, si può fare altrettanto con il resto della popolazione così da renderle Covid-free e programmare una scelta turistica differente. Noi, inoltre, abbiamo chiesto che l’intera Sicilia possa essere Covid-free e così ripartiamo. Non dimentichiamo che abbiamo l’insularità. Ne paghiamo le conseguenze tutto l’anno. Se, per una volta, fosse a nostro vantaggio, non feremmo un torto a nessuno. Siamo già preparati: abbiamo aperto altri tre hub vaccinali e arriveremo a 100mila vaccinazioni al giorno, vaccini permettendo».
L’assessore auspica la riapertura degli eventi in Sicilia in estate: «La mia idea è che si debba aprire con i protocolli di sicurezza, il distanziamento, con capienze minori… ma se apriamo gli stadi con 17mila persone, non vedo perché non si debbano raprire i teartri con i numeri coerenti al periodo. La gente è stanca e non sta più rispettando le misure».
E ancora: «Le condizioni degli ospedali sono difficili ma non sono quelle di marzo e aprile. Se ci dovessero dare la zona rossa, non abbiamo alternative che subirla, cercandoci di comportarci al meglio. Ma ho la convinzione che non è il colore della zona a determinare il comportamento delle persone. C’è in atto una gestione illogica, piena di contraddizioni. Chiudi i ristoranti ma poi ceni a casa delle persone. Chiudi i teatri ma le metropolitane sono piene di gente. Tutto è un controsenso e il contagio c’è, nonostante tutte queste misure».
NATALE CHIEPPA DIRETTORE GENERALE DI GESAP
Natale Chieppa, direttore generale di GESAP, ha innanzitutto annunciato che dal 1° giugno Wizz Air avrà la propria base a Palermo e «opererà nuove rotte. In termini di previsione, sono ottimista perché le compagnie ce la stanno mettendo tutta».
Chieppa ha anche dato qualche numero: «Ieri abbiamo avuto 3.600 passeggeri. Un anno fa 250. Due anni fa 19mila. La notizia buona è che ci sono compagnie aeree pronte a investire su Palermo e la Sicilia. Le 40 rotte nuove non hanno precedenti storici. La Sicilia, insieme ad altre regioni del Sud, è la meta preferita di compagnie aeree che hanno grandi capacità da mettere in volo. In Sicilia arriveranno molti italiani che prima preferivano le mete del Mediterraneo».
E ancora: «L’anno scorso abbiamo perso 4,5 milioni di passeggeri. Tuttavia, una previsione conclusa ieri e che riguarda luglio e agosto, ci dice che possiamo raggiungere in estate lo stesso livello del 2019. Mi pare una cosa notevole, in termini di potenziale ma dipendiamo dai Governi europei».
FABRIZIO DI TRAPANI, DIRETTORE COMMERCIALE DI AEROVIAGGI
Fabrizio Di Trapani, direttore commerciale di Aeroviaggi: «In questo periodo di magra ci vogliono le aziende che investono come il Gruppo Mangia. Dopo tanti anni siamo riusciti a sottoscrivere un contratto di gestione 6 + 6 per l’ex Valtour di Favignana e abbiamo cominciato la ristrutturazione del Favignana Resort, si chiamerà così».
Di Trapani ha poi spiegato che «nel 2019 abbiamo avuto un fatturato di 90 milioni di euro. La stagione scorsa, dopo varie vicissitudini, con l’apertura delle nostre strutture il 28 maggio e chiuse a fine ottobre, abbiamo fatturato circa 24 milioni di euro. La perdita è stata tante e, pe quanto concerne i ristori, aspettiamo ancora. Ci hanno dato le briciole: all’incirca il 30% di un dovuto di 2,6 milioni di euro».
NICOLA FARRUGGIO, PRESIDENTE DI FEDERALBERGHI PALERMO
Nicola Farruggio, presidente di Federalberghi Palermo, ha affermato: «Non possiamo trascurare il disatro del sistema. Si parla tanto di riaperture ma non possiamo pensarci sul serio se non si permette di viaggiare per turismo tra Comuni, Regioni e Nazioni. Il nostro settore è collassato da marzo. Abbiamo fatto una piccola parentesi in estate ma, finita la stagione, molte strutture hanno deciso di chiudere. Alcune sono chiuse da ottobre 2019. Siamo alla canna del gas. Da enti locali, governo regionale e nazionale ci aspettiamo un sostegno per mettere in protezione un sistema che va protetto, accompagnato e sostenuto con azioni pluriennali».
Farruggio ha poi rimarcato che «bisogna almeno permettere il turismo all’interno della Sicilia. L’assessore deve intervenire in maniera più forte perché più si allunga l’agonia, più si tarda il momento della ripresa. Noi non possiamo perdere questa stagione perché chi non la fa, l’anno prossimo non ci sarà più».
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