Non c’è pace per Palermo e l’annoso problema dell’inquinamento. Adesso la ‘colpa’ sarebbe dei forni a legna di panifici e pizzerie.

“Il sindaco di Palermo Leoluca Orlando fa le bizze. È come una pizza capricciosa. Piuttosto che prendersela di volta in volta con le diverse categorie, automobilisti prima, titolari di pizzerie e panificatori con forni a legna dopo, farebbe
bene ad adottare provvedimenti urgenti e strutturali per contrastare i livelli di inquinamento atmosferico in città, come rilevato periodicamente dalle centraline antismog”.

Lo afferma il presidente di Confartigianato Palermo Nunzio Reina che si chiede quali provvedimenti finora siano stati adottati.

“Dal provvedimento della ztl, subito bloccato dal Tar, a quello delle targhe alterne è stato un succedersi di fallimenti – aggiunge – La criminalizzazione mediatica di categorie produttive da parte di Orlando è inaccettabile. I rilievi mossi dall’Arpa sono stati contestati in modo autorevole dal Cnr oltre che dal buon senso. Resta evidente che gli esercenti, come hanno sempre fatto, si adegueranno alla normativa, ma l’allarmismo creato dall’Arpa e dalla amministrazione comunale sono nocivi per il tessuto economico e produttivo locale”.

“Non so davvero più cosa dobbiamo aspettarci in questa città! Sono sbigottita per questo atteggiamento che parrebbe quasi inquisitorio nei confronti dei giudici del TAR! I giudici si rispettano, le sentenze casomai si appellano nelle sedi e con i mezzi stabiliti dalla legge non certo con atteggiamenti pubblici denigratori. Sminuire e denigrare il lavoro dei magistrati è di cattivo gusto!”.

Lo dice Stefania Munafò, della Segreteria provinciale PD

Questa amministrazione, ed oggi la partecipata Amat, stanno mostrando totale mancanza di senso per le istituzioni e per i ruoli! Si può ricorrere ad un organo superiore. Questo è nelle prerogative , ma il rispetto per l’organo giudiziario è tutt’altra cosa che purtroppo è lontana dai metodi di questa amministrazione che pretende rispetto dai cittadini ma poi non dà l’esempio!

Dopo avere annunciato indagini nei confronti del TAR da parte del sindaco oggi Amat addirittura suggerisce cosa avrebbe dovuto scrivere il Tribunale amministrativo entrando nel merito,come fossero loro stessi giudici o grandi giuristi accusando il TAR di aver travalicato le proprie prerogative!
Amat stabilisce anche quali sono le prerogative dei giudici ??
Ma a cosa dobbiamo assistere ancora??

Tutto questo – prosegue MUnafò – per ‘condire’ due ricorsi al Cga per affermare che a Palermo l’inquinamento c’è!
Peraltro come? Con Dati dell’Arpa, che si basano sulle rilevazioni dal 2012 al 2014 delle nove centraline Rap (vecchie o addirittura guaste) secondo la stessa Arpa! Dati peraltro ormai scaduti e superati.
700.000 euro l’anno alla rap per il controllo ambientale a cosa servono se poi dobbiamo basarci su dati che la rap fornisce ad arpa dal 2012al 2014 ??

In più oggi assistiamo all’ennesimo attacco in cui ci viene propinata la storiella delle inquinamento attribuendo colpe anche ai forni a legna di pizzerie e panifici! Cosa dobbiamo aspettarci pane a giorni alterni o pizza solo in periferia?

Ora basta ! Dopo il tentativo di volere vessare i cittadini adesso anche prendersela con i commercianti non lo si può consentire!
Questo è quello che Palermo si merita? le aziende chiudono, assistiamo ogni giorno alla caduta libera del commercio e l’amministrazione cosa fa ? Tira in ballo per l’ inquinamento delle aziende commerciali? Vorrebbe forse fare pagare loro una tassa per pane e pizza cosicché ci scordiamo anxhendinquesto inquinamemto con lo stesso principio che chi paga può inquinare??

“Le rilevazioni dell’Arpa sarebbero così allarmanti da avere spinto la Regione a convocare il Comune il prossimo 12 maggio”
L’amministrazione non si è fidata del TAR , noi non ci fidiamo della amministrazione! Per questo chiederò delega all assessore regionale al territorio e ambiente per potere partecipare all’ incontro che mi vede fiduciosa nell’operato dì arpa, meno nei resoconti che poi fa il comune!

Appare tutto inverosimile!
I dati della rap pubblici sul sito dimostrano altro! I dati forniti dai vigili urbani nei siti in cui non ci sono centraline dicono che non vi sono pericoli e che i dati sono addirittura sotto la soglia consentita per legge!
Quindi? Cosa stanno cercando di fare ? Volere avvalorare la loro tesi con dati obsoleti per questo tipo di attività?

Per il professore raimondi “pagare 100 euro l’anno non pregiudica il diritto alla mobilità ” Quindi ci siamo nuovamente dimenticati della inquinamento ?

Esprimo forte solidarietà – conclude Munafò – al lavoro svolto dai giudici del TAR e vicinanza alle attività commerciali e disappunto totale per questa amministrazione ed Amat che stanno solo ridicolizzando un ricorso ed una sentenza della quale si doveva prendere atto! Ma è’ chiaro che sperano nel CGA per sbloccare i trenta milioni che “DOVRANNO Comunque PASSARE DAL BILANCIO COMUNALE ”

Valuteremo inoltre la possibilità laddove esistano i presupposti ,di chiedere alle autorità competenti di verificare se sussistono elementi di procurato allarme!”.

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