Sgomento per quanto accaduto a Partinico, dove tre maestre di una scuola elementare sono state arrestate con l’accusa di aver picchiato i loro alunni. Una, insegnante di sostegno, non avrebbe esitato ad usare le maniere forti nemmeno con il bimbo disabile di cui avrebbe dovuto occuparsi.

I genitori in generale, e non solo quelli delle piccole vittime, sono arrabbiati e confusi. Come è possibile che gli insegnanti, ai quali affidano i loro figli affinché ne facciano uomini e donne migliori, arrivino a simili deplorevoli comportamenti?

Una storia che si ripete, purtroppo. Quanto accaduto oggi infatti, non è la prima volta, tanto sul territorio nazionale quanto in Sicilia.

Nel 2012 fece scalpore il caso di 3 maestre ed una bidella di Pettineo, nel Messinese, sorprese a dare calci e pugni agli allievi.

Lo scorso maggio, in un piccolo comune dei Nebrodi, altre tre maestre finirono nei guai per analoghi episodi.
Con la violenza non si ottiene nulla. Ma questi insegnanti lo sanno? Con i loro figli si comporterebbero allo stesso modo?

Le immagini che le hanno incastrate, ovvero le registrazioni della Guardia di Finanza, non lasciano adito a dubbi di alcun tipo: i bambini a Partinico venivano maltrattati con violenza. Nel video si vedono schiaffi e minacce rivolte ad un bimbo in lacrime che si trascina sul pavimento, mentre il resto della classe assiste attonito a tanta violenza.

Sui social network in molti commentano con parole durissime, contestando soprattutto la scelta della magistratura di concedere gli arresti domiciliari alle tre maestre.
“Fanno ribrezzo”, dice Tiziana; “Ma non hanno figli o nipoti?” le fa eco Mariella. E ancora Enrico: “Le vorrei agli arresti domiciliari a casa mia, sono persone indegne!”.

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