Il gup di Palermo Walter Turturici il prossimo 30 gennaio deciderà se rinviare a giudizio o prosciogliere 14 persone che sui social hanno offeso il presidente della Repubblica Sergio Mattarella.

La Procura ha chiesto il rinvio a giudizio per i 14 indagati che sulla pagina dell’associazione “Fiori d’arancio” aveva pubblicato una foto del presidente per solidarietà alla carica più alta dello stato.

Il presidente in quei giorni aveva affidato l’incarico per la formazione del governo a Carlo Cottarelli. Un tentativo naufragato e seguito dall’esecutivo fra Lega e Movimento 5 Stelle. Per questa vicenda ci sono già state delle condanne, ma la pioggia di insulti non si fermò.

Tanti i messaggi violenti e offensivi pubblicati. Gli indagati sono di Palermo, Isola delle Femmine, Messina, Torino, Misterbianco, Florida e Chiaramonte Gulfi.

I pm del gruppo coordinato dal procuratore aggiunto Sergio Demontis hanno identificato i profili social da cui sarebbero partiti gli insulti e chiesto il processo per Francesco Buoncuore (Venaria Reale, in provincia di Torino), Michela Bertolino (Palermo), Salvatore Vargiu (Messina), Giovanni Cataldo (Isola delle Femmine), Daniela Caravello (Palermo), Isabella Abbate (Palermo), Rosa Crivello (Palermo), Giuseppe Vasile (Floridia), Massimiliano Lo Piccolo (Palermo), Vincenza Maria Maugeri (Misterbianco), Salvatore Marciante (Palermo), Emanuele Anello (Palermo), Vincenzo Mascillaro (Palermo), Giuseppe Paravizzini (Chiaramonte Gulfi).