E’ stata siglata ed approvata dal Consiglio dei Ministri, l’intesa Stato – Regione che riconosce alla Regione siciliana un modello di entrate allineato a quello utilizzato per le altre regioni a Statuto speciale.
“E’ un fatto storico” – affermano Crocetta e Baccei – sottolineando che l’accordo raggiunto è frutto della cooperazione fattiva con il Governo nazionale e un giusto riconoscimento alla politica di risanamento finanziario che la Regione ha impostato fin dal 2013, con risultati evidenti, confermati anche dal consuntivo del 2015 (+637 milioni di euro di avanzo) a fronte di un disavanzo di oltre due miliardi al 31/12/2012.
L’accordo rivede il sistema di entrate della Regione, cambiando lo schema vigente fin dal 1965, modificandone le norme di attuazione. Introduce un sistema che permetterà, a regime, di avere certezza delle entrate sulla base del “maturato”. A regime, l’intesa riconosce nuove e maggiori entrate, senza trasferimento di ulteriori funzioni da parte dello Stato, consentendo, tra le prime regioni in Italia, la possibilità di realizzare un equilibrio tra entrate e uscite basato sul principio del pareggio di bilancio.
Rigore e riqualificazione della spesa a fronte di entrate pluriennali certe. “Mettiamo definitivamente a posto i conti della Regione – dice il presidente – dopo tre anni di grandi sacrifici, diamo ai siciliani una Regione risanata evitando, una volta per tutte, lo spettro del default. Possiamo così avviare una nuova fase che potrà programmare il futuro dell’Isola.
E’ stata inoltre approvata l’intesa sottoscritta tra il presidente della Regione e il presidente del Consiglio relativa ai 500 milioni, in modo tale da consentire lo sblocco delle somme già subordinate in bilancio alla medesima intesa. Con la nuova fase che si apre – continua il governatore – si dovranno intensificare le politiche di coesione sociale, attraverso il pieno avvio della programmazione comunitaria, con il sostegno alle piccole e medie imprese, attraverso politiche di solidarietà per le fasce più deboli: giovani e disoccupati. Risanati i conti bisogna ripartire dagli ultimi. Grazie al presidente del Consiglio e al governo nazionale, grazie ai miei assessori che in questi anni – conclude Crocetta – hanno lavorato al mio fianco per risanare i conti della Sicilia”.
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