La terza sezione della Corte d’appello di Palermo ha confermato la condanna di Salvatore Emanuele Faraone, di 24 anni, originario di Partinico: il giovane ha avuto 7 anni e 8 mesi con l’accusa di tentato omicidio, resistenza e danneggiamento, per avere investito due carabinieri a Borgetto.
Il fatto risale al febbraio 2022
Il 7 febbraio 2022 il giovane era alla guida dell’auto che non si fermò a un posto di blocco, andando addosso ai militari: uno dei due subì una frattura, l’altro la lesione dei legamenti. Faraone era in auto con altre due persone, che cercarono di indurlo a fermarsi. L’automobilista fu poi individuato il giorno dopo l’investimento.
Agguato a colpi di pistola a Siracusa, imputato condannato
Il gup del Tribunale di Siracusa, Carmen Scapellato, ha condannato a 6 anni ed 8 mesi di reclusione, Giovanni Merlino, 38 anni, siracusano, sotto processo per il tentato omicidio di un 50enne, Salvatore Di Fede, centrato, nel febbraio del 2023, alle gambe da alcuni colpi di pistola.
Al termine della sua requisitoria, il pm di Siracusa aveva sollecitato una pena a sei anni di reclusione mentre la difesa, rappresentata dall’avvocato Junio Celesti, nella sua arringa, aveva posto l’accento sul fatto che il suo assistito non avrebbe sparato per uccidere.
Contestualmente, il gup ha condannato Merlino all’interdizione perpetua dai pubblici uffici ed all’interdizione legale durante l’espiazione della pena, inoltre lo ha condannato al risarcimento dei danni, da quantificare in sede civile, ed al rimborso delle spese legali.
La seconda persona coinvolta nell’inchiesta della Procura di Siracusa, Giuseppe Farrazzano, 40 anni, ha, invece, intrapreso un altro percorso giudiziario.
Secondo quanto emerso nelle indagini della polizia a sparare sarebbe stato Merlino, il quale, nel corso della sua deposizione, nelle ore successive al fermo, avrebbe spiegato le ragioni che lo avrebbero indotto a premere il grilletto contro la vittima legato sentimentalmente alla sua ex compagna. Al centro dei contrasti con la vittima ci sarebbero i soldi legati al mantenimento della figlia avuta da Merlino con quella donna.
In sostanza, Merlino avrebbe sostenuto che la quota di denaro da lui versata, sarebbe stata spesa dalla ex compagna e da Di Fede in altro modo, penalizzando, pesantemente, la figlia. Esasperato per le privazioni della ragazzina avrebbe deciso di dargli una lezione.
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