E’ morto il giovane di Alcamo di 26 anni che era stato investito da un treno a Palermo. Dopo 9 giorni di agonia e diverse operazioni chirurgiche, questa mattina il suo cuore ha smesso di battere.

Il fatto era avvenuto lo scorso 30 marzo, quando un convoglio tranciò le gambe del ragazzo nei pressi della stazione di Palermo Fiera in via Autonomia Siciliana a Palermo.

La dinamica dell’incidente resta un giallo.

L’impatto gli aveva tranciato di netto entrambe le gambe. Ancora poco chiara la dinamica dell’accaduto.

Pare che il macchinista si sia accorto della presenza del giovane sui binari e abbia provato a frenare, senza però riuscire ad arrestare la corsa.

In quel punto i treni vanno a una velocità di circa 30 chilometri all’ora.

I soccorritori e i passeggeri si sono trovati davanti a una scena raccapricciante: il corpo del ragazzo era tagliato in due dalle cosce in giù.

Il giovane – ancora vivo – è stato trasportato d’urgenza al pronto soccorso di Villa Sofia.

Il ragazzo, laureando in architettura è in coma e lotta tra la vita e la morte, nonostante l’equipe medica del nosocomio palermitano lo abbia subito sottoposto ad un delicato, quanto difficile, intervento durato oltre sei ore, con l’ausilio di chirurghi vascolari ed urologi per le lesioni vescicali.

Le sue condizioni restano critiche e, se dovesse farcela, le sue gambe restano irrecuperabili.
Sul posto la polizia e il magistrato di turno per cercare di capire la dinamica dei fatti.

Non si comprende ancora se si sia trattato di un tentato suicidio o di una drammatica fatalità. In quest’ultimo caso è da capire perché si trovasse a camminare in quel punto.

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