• Bando Irfis per aiuti alle imprese siciliane danneggiate dalla crisi determinata dal Covid19
  • Ne ha parlato il vice presidente della Regione ed assessore regionale all’Economia Gaetano Armao
  • Nel suo intervento a Bruxelles Armao ha nuovamente affrontato il tema dell’insularità

Arrivano aiuti per gli operatori economici e liberi professionisti siciliani titolari di partita Iva danneggiati dalla crisi economica determinata dal Covid19. Si tratta di finanziamenti agevolati e contributi a fondo perduto con misure del Po Fesr Sicilia 2014-2020, ed in particolare dell’azione 3.6.2.

L’intervento della Regione e il commento di Gaetano Armao

Come si legge nel relativo avviso, con la legge regionale n.9 del 12 maggio 2020, articolo 10, comma 3,
la Regione Siciliana ha previsto interventi per sostenere il tessuto economico-produttivo in difficoltà a causa dell’emergenza epidemiologica Covid-19.
L’avviso è stato approvato con decreto dell’assessore all’Economia, Gaetano Armao, il 28 giugno 2021.
Gaetano Armao ha parlato delle misure previste ieri a Bruxelles in occasione della sessione plenaria del Comitato Europeo delle Regioni del quale è presidente del Gruppo interregionale per l’insularità.
Spiega Gaetano Armao: “Parte una misura finanziaria di grande impatto sul sistema economico, che consente di accedere al credito sino a 25mila euro, con una quota di fondo perduto, con un preammortamento di due anni, ad imprese che hanno fatturato sino a 250mila euro e a professionisti che hanno fatturato sino a 40mila euro.
E’ una grande opportunità per il nostro sistema economico, che ha una difficoltà di accesso al credito, e che ha bisogno di ossigeno finanziario in una fase così complicata come quella dell’uscita dalla crisi economica generata dalla pandemia. Uscita che deve essere la più veloce possibile e che ha bisogno di strumenti di sostegno all’economia. Questo ha voluto fare il governo Musumeci attraverso Irfis, la finanziaria regionale che lavorerà in stretta sinergia con l’amministrazione regionale proprio al fine di dare risposte a chi le chiede perché ha diritto ad un futuro migliore”.

Gli aiuti alle imprese siciliane

L’ammontare delle risorse disponibili è pari a euro 73.003.280,94.
L’avviso è visionabile e scaricabile sul sito istituzionale dell’IRFIS all’indirizzo www.irfis.it, sui siti delle associazioni di categoria e degli ordini professionali convenzionati, il cui elenco aggiornato è disponibile sul sito www.irfis.it, nel sito euroinfosicilia www.euroinfosicilia.it, nel sito dell’Assessorato regionale dell’Economia www.regione.sicilia.it/bilancio.

Il ruolo dell’Europa

Cosa sta facendo l’Europa per uscire dalla crisi economica e quali devono essere gli obiettivi futuri? Ad indicarli è ancora Armao, che commenta: “Si torna al Comitato Europeo delle Regioni, nella plenaria, che è un momento molto importante, perché parte la conferenza sul futuro dell’Europa. Esaminiamo un documento molto importante quale quello riguardante la migliore regolazione per la Commissione europea e l’anno 2022.
Guardiamo alle politiche euromediterranee e guardiamo agli interventi che è necessario realizzare per rendere la politica europea più coesa, più coerente, più capace di cogliere le difficoltà di un’Europa che deve davvero riprendere il proprio cammino della crescita economica e civile.
Si tratta di un’Europa che sinora si è dimostrata poco capace di cogliere le spinte provenienti dai territori. Devo dire che rispetto all’Europa pre-crisi pandemica molti passi sono stati fatti avanti, l’Europa ha dimostrato di saper reagire alla crisi pandemica e alla crisi economica ma la cosa più importante è il raccordo con i territori.
In questo senso il ruolo del Comitato europeo delle Regioni è cruciale, perché consente di collegare meglio le politiche europee ai territori ma soprattutto consente quel governo multilivello che è la chiave di volta di un sistema complesso quale è quello europeo dove la diversità e la distinzione sono elementi di ricchezza e non di distanza tra le varie parti d’Europa”.

Il futuro dell’Europa e della Sicilia

La governance multilivello. Il progetto di un’Europa più integrata e più coesa passa proprio da questo concetto.
Lo ribadisce ancora una volta Armao: “Bisogna arrivare – dice – all’integrazione dei diversi livelli di governo:
comunale, regionale, nazionale ed europeo.
Come è noto la Sicilia è un’Isola. Il nostro obiettivo è quello di rafforzare la condizione di insularità come una condizione di coesione e non di isolamento.
Dalla condizione di insularità scaturiscono costi molto significativi.
Noi abbiamo effettuato uno studio insieme alle università regionali ma anche istituti di ricerca molto importanti ed è emerso un costo occulto per i siciliani di oltre 6,5 miliardi di euro.
E’ evidente che questo costo va ripianato, comunque ne vanno attenuati gli impatti negativi sulle tasche dei cittadini che sono variegate, perché questo costo colpisce il pensionato come l’imprenditore come il professionista come il giovane studente che studia fuori dalla Sicilia.
Per abbattere questi costi è necessario quindi riconoscere la condizione di insularità – conclude Armao – come elemento che caratterizza queste aree dell’Europa e alle quali aree occorre consentire delle deroghe, per esempio sul piano della fiscalità di sviluppo, sul piano della continuità territoriale nei trasporti o in altri segmenti. Questo è uno dei principali impegni che la Regione intende perseguire nel confronto con l’Europa”.

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