Dopo oltre un mese di proteste e ben 20 ore di sciopero, i 48 lavoratori Isolfin vedono i primi segnali di apertura da parte dell’azienda.

Isolfin, azienda dell’indotto Fincantieri, che si occupa di verniciatura, lavaggio e carenaggio navi, ha infatti comunicato, tramite una nota ai sindacati Fiom, Fim, Uilm Palermo, di avere stoppato la cessione di ramo d’azienda, rinviandola a data da destinarsi.

La mobilitazione era partita il 9 aprile a causa della situazione di incertezza lavorativa, innescata dall’annuncio della cessione del ramo d’azienda alla società di minori dimensioni Gap coating srl.

Ora sul tavolo resta la questione dei tre lavoratori della ex cooperativa Picchettini, assunti in precedenza da Isolfin all’interno del percorso di riassorbimento del 90% dei lavoratori delle ex cooperative storiche dei Cantieri navali, a cui non è stato rinnovato il contratto.

FIOM: lo stop alla cessione è una “vittoria” dei lavoratori

“Prendiamo atto di quanto comunicato dall’azienda. È un risultato importante, che premia la lotta dei lavoratori che compattamente hanno protestato contro la scelta della cessione da noi mai condivisa – hanno dichiarato il segretario generale Fiom Palermo Francesco Foti e le Rsu Pietro Ficarotta, Antonio Busalacchi e Antonio Pirrotta – Saremo pronti, qualora l’azienda intendesse portare avanti operazioni che dal nostro punto di vista non danno garanzie ai lavoratori, a riprendere la mobilitazione”.

Solidarietà nei confronti dei lavoratori esclusi dal percorso di riassorbimento

In merito alla questione dei tre lavoratori rimasti fuori dal processo di riassorbimento la Fiom ha dichiarato: “Esprimiamo solidarietà a questi lavoratori e fino a quando l’azienda non li reintegra al lavoro permane lo stato di agitazione con il blocco delle ore straordinario – hanno continuato Foti, Ficarotta, Busalacchi e Pirrotta – e questo anche alla luce del fatto che abbiamo appreso che l’azienda sta cercando per la sede di Trieste sabbiatori e verniciatori con esperienza di almeno due anni, esattamente le stesse mansioni dei tre lavoratori non confermati. Quindi a maggior ragione continua l’agitazione perché le nostre richieste nei confronti dei lavoratori, anche quella eventualmente di trovare soluzioni per loro in trasferta in altre sedi, sono rimaste inascoltate”.

Lunedì scorso si è tenuto l’ultimo sciopero di 8 ore con presidio sotto la Prefettura per la vertenza Isolfin, occasione in cui le sigle sindacali sono state ricevute dal vice prefetto. A riguardo i sindacalisti Fiom hanno chiesto l’intervento della Prefettura per riconvocare un tavolo tra Isolfin, Fincantieri. Oltre al caso dei 3 lavoratori dell’ex cooperativa Picchettini, dovrà essere discussa anche la posizione dei 7 lavoratori delle coop Picchettini-Spavesana, finora esclusi dal percorso di riassorbimento.