Sono arrivati da tutta Europa all’Istituto dei Ciechi di Palermo per organizzare uno spettacolo teatrale e per supportare le attività ordinarie. Sono i volontari del Corpo Europeo di Solidarietà, coordinati dall’Associazione InformaGiovani, che per due settimane stanno lavorando insieme ai giovani utenti dell’Istituto all’interno del progetto HesoESC, finanziato dall’Unione Europea. In particolare, i 14 volontari e volontarie arrivano da Francia, Germania, Lettonia, Portogallo, Romania, Slovenia e Spagna, oltre che dall’Italia e sotto il coordinamento di Valeria Sara Lo Bue che ha curato adattamento e regia, stanno preparando una versione inclusiva di Orfeo e Euridice.
Lo spettacolo
Per due settimane, volontari e volontarie hanno diviso le proprie giornate fra mattine dedicate alla preparazione dello spettacolo e pomeriggi con piccoli lavori di manutenzione del “giardino sensoriale” ospitato all’interno dell’Istituto. Martedì 21 mattina, l’evento conclusivo del progetto, con la rappresentazione di una particolarissima versione dell’opera, resa inclusiva e adatta alla partecipazione di attori con disabilità sensoriale. L’appuntamento per la stampa, cui saranno fornitile immagini e video delle attività è per martedì alle 11 in via Angiò 27 a Palermo.
L’Istituto dei Ciechi
All’istituto dei Ciechi una Rete volta a promuovere l’inserimento e l’integrazione lavorativa delle persone con disabilità nel mondo del lavoro, attraverso servizi di sostegno e di collocamento mirato. Una rete, voluta dal Centro per l’impiego di Palermo e Monreale supportato dall’assistenza tecnica di Sviluppo Lavoro Italia in collaborazione con la sezione territoriale dell’Unione italiana ciechi e ipovedenti, formata e condivisa da tutte la parti in causa, per l’attuazione di uno sportello, presso il centro per l’impiego in via Praga a Palermo (raggiungibile anche con collegamenti da remoto), un percorso di sostegno per l’individuazione delle competenze e la scelta dell’inserimento lavorativo. Un confronto non solo tra associazioni di categoria ma anche con aziende, cooperative e ditte artigianali con le quali firmare e portare avanti protocolli di intesa, così da dare reale adempimento alla legge 12 marzo 1999, n. 68 che disciplina il collocamento mirato e tutela il diritto al lavoro dei disabili.
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