Oggi in sciopero le lavoratrici e lavoratori dell’appalto di pulizia dell’istituto Zooprofilattico sperimentale della Sicilia “Mirri” Palermo. Il sit-in, indetto dalla Filcams Cgil Palermo, andrà avanti per tutta la mattinata davanti alla sede di via Marinuzzi. E’ la seconda mobilitazione organizzata dalla Filcams in questi giorni nell’ambito della campagna “Sopra la soglia il lavoratore campa, sotto la soglia il lavoratore crepa”. Non una campagna informativa, ma una precisa azione sindacale sul territorio, volta a rivendicare il rispetto della soglia oraria minima contrattuale, dove non garantita. Da qui lo sciopero all’istituto Zooprofilattico.
Venerdì scorso il primo sit-in
Venerdì si è svolto al Cnr il primo dei due sit-in in programma, quello delle lavoratrici dei servizi di pulizia della sede di via Ugo La Malfa del Consiglio nazionale ricerche. L’appalto è gestito dalla Snam Lazio Sud. Due situazioni analoghe, che riguardano entrambe il settore Cenerentola del pulimento. Con la differenza che, per l’istituto Zooprofilattico i sindacati a metà dicembre sono passati dal tentativo di conciliazione davanti al prefetto. Ma l’azienda, la Linda srl, che fa parte dello stesso consorzio di Snam, di cui capofila è la Team Service, è stata irremovibile.
Impegni venuti meno
Dall’1 luglio il subentro della Linda srl alla precedente ditta. Nonostante gli impegni presi dall’azienda, i 14 lavoratori addetti ai servizi di pulizia continuano ad essere inquadrati a due ore al giorno. Dunque ben al di sotto della soglia minima contrattuale delle 14 ore settimanali. Secondo la sigla di categoria la possibilità di integrare le ore sarebbe consentito dalle condizioni di miglior favore del capitolato d’appalto. Questo perché è stato previsto un incremento della parte economica e dei servizi. Contratti sotto soglia, sia al Cnr che all’istituto Zooprofilattico secondo la Cgil.
Ore di lavoro: “Un problema costante”
“E’ una costante: il problema delle ore di lavoro è sempre nel settore delle pulizie. Passando a setaccio il comparto – dichiarano il segretario generale Filcams Cgil Palermo Giuseppe Aiello e il segretario Filcams Manlio Mandalari – ci stiamo rendendo conto che proprio sui servizi di pulizia si annidano le maggiori inadempienze. Per gli altri servizi, come guardiania, giardinaggio etc…, i servizi vengono acquistati in ore dall’ente appaltante. Mentre per la pulizia il computo è fatto sulla base delle quadrature e delle modalità con cui viene espletato il servizio. Quindi, per le aziende, è più facile lucrare per riuscire a contenere il costo del lavoro. E’ quello che sta accadendo in questi appalti, come abbiamo riscontrato al Teatro Massimo, dove la vertenza portata avanti l’autunno scorso è andata a buon fine”.
Conciliazione con esito negativo
Dopo l’esito negativo della conciliazione in prefettura per le pulizie allo Zooprofilattico, la Filcams ha così deciso di promuovere l’azione di sciopero. “Ormai la richiesta di rivendicazione è molto forte da parte delle lavoratrici e dei lavoratori – proseguono Aiello e Mandalari -. Non sono più disposti a tollerare, ci mettono la faccia, chiedono di proseguire con la mobilitazione. Ritengono di non avere più nulla da perdere e che sia insostenibile per loro e per le loro famiglie un’occupazione che non consente nemmeno di coprire i costi per andare al lavoro”. “Siamo partiti con queste due prime giornate di sciopero – continuano i segretari Filcams Cgil Palermo -. Il Cnr ha risposto, invitando l’azienda a rivedere la sua posizione, l’Istituto Zooprofilattico non si è ancora pronunciato. In assenza di riscontri da parte degli enti appaltanti, proseguiremo con altre giornate di sciopero. Non vogliamo più sentir dire che i servizi non sono garantiti a regola d’arte, quando è fin troppo chiaro che le ore di lavoro sono insufficienti”.
Altre inadempienze
La Filcams ha invitato sia la Snam Lazio Sud che la Linda srl a inviare ai dipendenti l’ordine di servizio con i piani individuali di lavoro, un’altra delle inadempienze accertate. Nel caso del Cnr, solo dopo un anno dal subentro l’azienda ha compiuto dei sopralluoghi per verificare la consistenza dei servizi da svolgere. “In più allo Zooprofilattico – conclude la Filcams – oltre alla richiesta del consolidamento delle ore di lavoro, c’è un’altra questione ancora aperta. I lavoratori assunti, a 7 mesi dal cambio appalto, non hanno ancora firmato i loro contratti. I dipendenti risultano assunti al centro per l’impiego ma non hanno mai sottoscritto i contratti di lavoro”.
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