Erano gli ultraottantenni le vittime preferite della banda di giovani criminali specializza nelle rapine agli anziani.

Quattro i colpi documentati dai carabinieri tra il novembre del 2015 e il marzo del 2016. La prima rapina è stata in una villa di Cinisi, sorprendendo una coppia mentre dormiva. “Se lei sta zitta non le facciamo niente”, ha detto uno dei rapinatori all’anziano donna prima di picchiarla. Minacce di morte invece al marito per farsi consegnare gioielli, soldi.

Scarno il bottino della seconda rapina, due giorni dopo: 50 euro e un orologio. Ma anche in questo caso la vittima è stata scaraventata su un divano con la bocca tappata da un nastro adesivo e picchiata.

Oltre alle intercettazioni e alle testimonianze delle vittime, le indagini dei militari dell’Arma si sono avvalse di immagini riprese dai sistemi di videosorveglianza. A marzo i carabinieri hanno potuto ascoltare in diretta la preparazione e poi il colpo andato a buon fine ai danni di un’altra anziana, stavolta di Carini: “C’è una vecchia sola qua, il posto è carino”, diceva Salvatore Dominici ai suoi complici prima di entrare in azione. “Se lei si mette a gridare tutti e due la prendono e la infilano dentro”, suggeriva sempre Dominici agli altri componenti della gang. Dopo la rapina, che ha fruttato alcuni gioielli e pochi spiccioli, è Giovanni Zinna a snocciolare i particolari del raid: “Nel letto l’ho presa, m… a calci”. E aggiunge: “L’ho lasciata nelle scale”. Dominici, che era entrato nella villa della donna e l’aveva sentita implorare pietà, dice: “Lo doveva andare a impegnare domani quell’oro, quella t….”.

Ma le indagini non si fermano qui. Potrebbero essere più delle quattro accertate le rapine commesse dalla banda. E altri, oltre ai cinque arrestati, i componenti della gang. Infatti, l’ultimo colpo, avvenuto tra Carini e Montelepre un mese fa, è finito con il ferimento di un rapinatore da parte della vittima, che gli ha sparato a un braccio con una pistola. Tra gli arrestati nessuno riporta ferite.