- Il Cna Sicilia incontra l’assessore alle Attività Produttive Turano
- Al centro degli incontri le proposte per una ripartenza del settore agroalimentare
- L’incontro rientra nella più ampia iniziativa “Aprire si può…Sostenere si deve”
Il Cna Sicilia incontra l’assessore Girolamo Turano
Dopo il presidente dell’Ars, Gianfranco Miccichè, la delegazione regionale del Cna Sicilia ha incontrato l’assessore alle Attività Produttive, Mimmo Turano.
E’ stato completato così il “mosaico istituzionale” all’interno del quale sono stati collocati i tasselli degli Enti Locali.
Anche all’esponente della Giunta Musumeci è stato consegnato il documento con le proposte a sostegno del settore dell’Agroalimentare, della Ristorazione e degli Eventi, le cui attività sono seriamente a rischio a seguito delle pesanti restrizioni a cui sono costrette a seguito dei provvedimenti governativi legati al contrasto per la diffusione del Coronavirus.
Una grande mobilitazione, “Aprire si può…Sostenere si deve!”, che ha visto un centinaio di delegazioni territoriali CNA, composte da dirigenti ed imprenditori, incontrare sindaci e presidenti dei Consigli comunali.
“Sia l’Assessore Turano che il presidente Micciché – affermano il Segretario regionale della Confederazione, Piero Giglione, e il Coordinatore di CNA Agroalimentare Sicilia, Tindaro Germanelli – hanno dato la loro disponibilità e apertura, ciascuno per le proprie competenze, per avviare un percorso virtuoso che possa essere di aiuto e sostegno alla filiera che, più di altre, sta soffrendo gli effetti devastanti della pandemia. Confidiamo nella sensibilità e nella loro capacità di interlocuzione con le Istituzioni di riferimento, ma anche con quelle romane, per mettere in campo le soluzioni individuate, protezione e ripartenza, necessarie per dare un po’ di sollievo agli operatori economici”.
Tutte le richieste del Cna
Tra le richieste contenute nel documento consegnato ai Comuni e alla Regione l’esenzione totale dei tributi locali anche per il 2021, con particolare riferimento alla Tari, connessa all’operatività delle imprese ma anche il sostegno a fondo perduto a favore della filiera, connettendolo al dato di maggiore perdita subita nel raffronto tra l’anno 2020 e il 2019.
Chiesto anche di rimpinguare la dotazione del Fondo Sicilia per le ricettività e la ristorazione gestito dall’Irfis (finanziamento a tasso dello 0,25% in 7 anni con 2 di preammortamento e un capitolo affitti. Tra le altre richieste, estendere per le attività di ristorazione l’ingresso fino alle ore 21 con chiusura alle 22.
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