“Una mostra per credenti e non. Una mostra con una forte valenza culturale”. Con queste parole la giornalista Maria Modica ha introdotto ieri l’inaugurazione della mostra sul santo di Pietrelcina, “La Grande Luce di Padre Pio”, allestita presso il complesso monumentale Guglielmo II di Monreale, che raccoglie più di mille reliquie appartenute al Santo. Si tratta di un percorso storico/religioso/culturale per fare conoscere la vita, le opere, i miracoli di Santo Pio, al secolo Francesco Forgione, ma anche gli studi e le ricerche condotte sulle sue stimmate.
La mostra è curata da Alberto festa, pronipote del Dott. Giorgio Festa, che nel 1918 fu incaricato dalla Santa Sede di studiare approfonditamente le stigmate ed i fenomeni che si erano verificati sul corpo di Padre Pio.
All’inaugurazione della mostra, che sarà aperta al pubblico da oggi, giorno 30 giugno, al 31 dicembre 2018, presente anche un frate che conobbe e visse per un lungo periodo con padre Pio, e del quale ha ieri raccontato diversi aneddoti, essendo stato anche testimone oculare delle 5 stigmate che “per tanti anni hanno causato molto dolore” al frate.
La mostra, ha assicurato il sindaco della città normanna Piero Capizzi, rappresenta un importante volano per lo sviluppo turistico della città. Dopo la mostra multimediale su Van Gogh, che ha riscosso grande successo di pubblico, anche su Santo Pio si prevedono numeri importanti, data la forte devozione presente intorno a quello che ancora è per la maggioranza dei fedeli semplicemente “Padre Pio”. Gli organizzatori stimano oltre 7.000.000 di contatti complessivi.
Tra gli obiettivi del progetto c’è quello di incrementare i flussi turistici favorendo la destagionalizzazione, consolidando Monreale quale brand internazionale nel segmento dei grandi eventi culturali per produrre ricchezza nel territorio.
La direzione artistica della mostra è curata da Alberto Festa. Presenti oltre mille reperti, tra i quali il guanto delle stigmate, racchiusi per la prima volta in un unico luogo.
“Un dialogo tra scienza e fede” secondo gli organizzatori, “un lungo camminamento che contribuirà a dare una visione della straordinaria vicenda che ha visto il dottor Festa e Padre Pio protagonisti di un intenso rapporto tra mistero e verità”.
In una sequenza di vetrine sono contenute le reliquie alternate a documenti di varia natura (filmati, foto, reperti e altro). Presenti i mobili e gli arredi originali della raccolta del dottor Festa, con la ricostruzione del suo studio.In una sala di proiezione con posti a sedere è possibilevedere dei filmati su padre Pio per approfondirne la storia e rinvigorirne la memoria. Quindi una vasta area, dove è allestita la teca con i famosi guanti, oltre altre importanti reliquie e altri filmati che documentano alcuni importanti momenti devozionali. Ma il soggetto più importante che insiste in questo spazio è sicuramente il filmato della benedizione di Padre Pio. Il filmato segna sicuramente un momento di grande commozione per tutti i fedeli.
“Un viaggio emozionale di curiosità, di notizie e di raccoglimento attraverso notizie reperti e documenti tutti legati al mondo di Padre Pio. Il visitatore attraverserà pagine di scrittura, vetrine contenenti reliquie del Santo, Video e altri oggetti di devozione che creeranno, anche a causa dell’ambientazione della mostra, una particolare emozione mistica. Tutta la mostra sarà immersa in un grande contenitore rosso. Il rosso del dolore, della passione e della grande fede”.

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