Sarà Giuseppe Romanotto il candidato sindaco della Lega a Monreale per le amministrative 2019. L’annuncio ufficiale è stato dato nel corso della festa regionale del Movimento organizzata questa mattina al teatro “Al Massimo” di Palermo. Èd è stato lo stesso Igor Gelarda, responsabile Enti Locali della Lega per la Sicilia, a fornire il suo personale endorsement a Romanotto: “Monreale è un test fondamentale per noi, non solo per la vicinanza territoriale con Palermo. Vogliamo che Romanotto possa rappresentarci nella istituzione monrealese”.

“Sono passato con Giuseppe La Corte alla Lega – ha detto sul palco del teatro Romanotto -, abbiamo abbracciato questo progetto, che non è il vecchio progetto della Lega Nord. Dobbiamo saperlo spiegare bene agli amici. Il progetto della Lega abbraccia tutto il territorio nazionale. Abbandoniamo certi preconcetti. Al centro del nostro progetto il lavoro, lo sviluppo, la legalità”.

Romanotto nel suo intervento ha spiegato l’importanza di trovare una collaborazione tra i comuni di Monreale e di Palermo, “un comune che, speriamo, possa essere presto rappresentato da un esponente della Lega. Sono entrambi comuni inseriti nella World Heritage List, ma in realtà con pessimi servizi di collegamento per i turisti. Dobbiamo pensare ad un progetto che abbracci i due territori”.

“Abbiamo deciso con tutti i militanti della Lega che a Monreale correremo da soli – spiega il capogruppo della Lega al consiglio comunale, Giuseppe La Corte. Dobbiamo segnare la differenza con tutti gli altri. Come detto nel corso di questa festa, la Lega è come un piccolo seme che mettiamo in questa terra vergine affinché si sviluppi una pianta degna per i siciliani.

Giuseppe Romanotto è il nostro candidato sindaco. Il progetto verrà scritto con i cittadini, che incontreremo in tutte le piazze di Monreale e delle frazioni per condividerlo. Non sarà un progetto di partito”.
La Corte spiega che la Lega è aperta al contributo di altre forze politiche. “Se qualche lista civica ci vorrà appoggiare, noi siamo favorevoli nel creare una coalizione”.