Una sonorità fortemente identitaria quella della chitarra portoghese di Marta Pereira de Costa, artista elogiata in tutto il mondo del Fado. Notevoli personalità le riconoscono un un enorme valore artistico ed è la sola chitarrista professionista femminile di fado al mondo. La sua unica tappa in Italia del tour europeo è inserita nella rassegna “Brass in Jazz” organizzata dalla Fondazione The Brass Group e con il suo Ensemble si esibirà sabato 3 febbraio al Real Santa Cecilia con un doppio spettacolo, alle ore 20.30 e 22.15.

Giovane, di aristocratica bellezza mediterranea e con una laurea in ingegneria civile, Marta Pereira da Costa ha mostrato ben presto il suo talento musicale, cominciando a suonare il pianoforte, ad appena 4 anni, per poi passare allo studio della chitarra classica ed infine, a 18 anni, alla chitarra portoghese sotto la guida di Carlos Gonçalves, uno dei più importanti strumentisti della grande Amália Rodrigues, simbolo massimo del fado. La passione per la musica, le collaborazioni prestigiose (tra cui quelle con Mariza, Camané, Carlos do Carmo, Mário Pacheco e Jaime Roldán) e, soprattutto, i ripetuti riconoscimenti che le sono stati tributati internazionalmente e, in particolare, dalla Fundação Amália Rodrigues, alla fine l’hanno indotta, nel 2012, ad abbandonare il lavoro di ingegnere per dedicarsi completamente alla professione artistica.

Il suo debutto discografico come solista è del 2016, con l’album che fissa le sue maggiori influenze musicali: l’omaggio alla chitarra portoghese ed ai suoi storici maestri, tra cui Carlos Paredes e Pedro Jóia; l’adesione alla tradizione più autentica del fado e dei suoi maggiori interpreti; l’apertura alle forme più moderne della musica portoghese che hanno i suoi più celebri riferimenti attuali in Dulce Pontes e Rui Veloso; infine, la passione per la world music, ovvero quell’affascinante stratificazione di culture diverse a cui Marta Pereira da Costa ha voluto rendere omaggio invitando alle registrazioni la vocalist iraniana Tara Tiba, il bassista camerunese Richard Bona (che a ottobre scorso ha inaugurato la stagione della Fondazione The Brass Group) ed il pianista portoghese Mário Laginha, alfiere della fusione tra jazz e fado.

Ad accompagnare Pereira da Costa a Palermo, nella prestigiosa cornice storica del Real Teatro Santa Cecilia, sono rinomati musicisti portoghesi, tutti virtuosi del proprio strumento e particolarmente inclini, soprattutto Diniz e Sousa Machado, a imprimere un côtè jazzistico al linguaggio dell’ensemble e ad un repertorio che interseca classici della tradizione e composizioni originali della leader.
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