“Per la GIORNATA SVEGLIAREGIONE! del 5 aprile, indetta da Fai-Flai-Uila, chiediamo che i consiglieri comunali di tutta la Sicilia discutano e approvino un ordine del giorno col quale impegnano il governo Musumeci e l’Ars a varare finalmente la RIFORMA FORESTALE. Contro il dissesto idrogeologico, per la prevenzione territoriale, servono professionisti della tutela ambientale. E i forestali, assieme ai lavoratori di Esa e Consorzi di Bonifica, lo sono!”.
L’Esecutivo della Uila Sicilia, che s’è riunito oggi a Caltanissetta su iniziativa del segretario generale Nino Marino, lancia un appello alle istituzioni politiche locali perché sostengano l’iniziativa di Fai-Flai-Uila: “SvegliaRegione! Giornata per la Riforma forestale”. Il 5 aprile sono previste nell’Isola occupazioni simboliche dei Consigli comunali da parte dei lavoratori forestali.
L’organizzazione sindacale Uil dei lavori agroalimentari ricorda come ormai da anni Fai-Flai-Uila abbiano messo a disposizione della Regione una proposta di legge: “Abbiamo voluto in questo modo – spiega Nino Marino – offrire un contributo di idee e stimolare il dibattito attorno a un tema che non può tornare di moda, trasformandosi in uno spot politico, solo quando si abbattono sul nostro territorio le calamità naturali e qualcuno scopre improvvisamente la fondamentale importanza di Forestale, Esa e Consorzi di Bonifica. Alla Regione spetta il compito di legiferare, noi rivendichiamo solo confronto. Ma per favore non si perda altro tempo. SvegliaRegione! insomma”.
Fai-Flai-Uila chiedono, fra l’altro, che la Riforma forestale sia “fondata” sul passaggio dalla gestione dell’emergenza alla pratica ordinaria di manutenzione e messa in sicurezza del territorio, sulla governance unica del settore con l’istituzione di una cabina di regia comune e sull’amministrazione diretta degli interventi pubblici anche in aree demaniali non incluse nel patrimonio forestale. La proposta di iniziativa sindacale prevede inoltre che i forestali, perlopiù precari, siano inquadrati in due soli contingenti: gli LTI (a Tempo Indeterminato), dove transiterebbero tutti i centocinquantunisti, e i Lavoratori con Garanzia Occupazionale di 151 giornate annue, cui destinare gli attuali centounisti e settantottisti.
Da Caltanissetta, inoltre, la Uila ha ribadito l’esigenza di un progetto “Salva Sicilia” proprio nei giorni in cui è attesa l’attuazione del “Piano ProteggItalia” annunciato recentemente dal presidente del Consiglio, Giuseppe Conte. È previsto, in particolare, l’investimento di quasi 4 miliardi di euro entro il 2021 per interventi strutturali che saranno attivati su impulso dei presidenti di Regione in qualità di commissari per il dissesto. “Ma la Sicilia, almeno stavolta, si faccia trovare pronta!”, esclama Nino Marino. L’organizzazione Uil dei lavori agroalimentari, che in queste settimane festeggia i venticinque anni dalla fondazione, ha infine confermato “pieno sostegno” alla Segreteria nazionale Uila impegnata da mesi a sollecitare tutele previdenziali e assistenziali “per tutti i braccianti già a libro-paga di aziende agricole non coperte da assicurazione per calamità naturali, come le alluvioni di ottobre e novembre in Sicilia”.
Su questo punto era intervenuto da Palermo, dov’era riunito il Consiglio nazionale, anche il leader della Uila Stefano Mantegazza. Adesso, in Parlamento, un emendamento al “Decreto Emergenze” potrebbe dare risposte a questa battaglia di civiltà che il sindacato ha avviato nei mesi scorsi a favore delle lavoratrici e dei lavoratori siciliani, come di quelli delle altre zone colpite da disastri meteo.
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