La polizia municipale ha la propria nuvola di Fantozzi. Si cambia sede anche a distanza di chilometri però succede la stessa identica cosa. Al primo forte acquazzone si allaga l’autoparco.

Era successo per anni in via Carlo Amore è succede di nuovo in via Ugo La Malfa nella nuova sede ristrutturata. Anche in questo caso l’area dove sono parcheggiate le auto si è allagata.

Un tubo dell’acqua piovane si sarebbe rotto, ma è possibile che la tanta acqua caduta sabato in modo violento sia arrivata fino al parcheggio.

“Questa mattina – fanno sapere i sindacati – ci sono i tecnici che stanno valutando quanto successo e verificare se è solo una questione legata alla pendenza della strada che regolarmente si trasforma in fiume ad ogni acquazzone o sono le pompe di sollevamento che non hanno fatto il loro dovere”. Sta di fatto che la maledizione dell’autoparco si è ripetuta.

L’allagamento dell’autoparco in via Carlo Amore

La pioggia incessante di questi giorni ha creato problemi anche all’autoparco dei vigili urbani in via Carlo Amore a Palermo.

Per i sindacati non è una novità tanto che il Csa, ritorna a segnalare le gravi criticità dell’autoparco di via Carlo Amore; criticità già segnalate da moltissimo tempo al comando e che non sempre hanno sortitogli  interventi risolutori auspicati dai lavoratori.

“In quest’ottica – si legge in una nota di Nicola Scaglione – cogliamo con favore il ripristino della climatizzazione negli spogliatoi maschili, guasta da troppi mesi. Il Csa ha segnalato la questione al comandante già nel mese di ottobre  2017, reiterandola con successive note, nella ricerca di soluzioni praticabili a breve termine, ma senza risultato!. Anzi ad alcuni nostri dirigenti sindacali sui posti di lavoro, che giornalmente si interessano dei problemi dei lavoratori, era stata comunicata l’impossibilità di dare soluzione al problema a causa di  mancanza di fondi da parte dell’ufficio preposto”.

Anche “il responsabile dell’autoparco nell’esercizio del proprio ruolo, ha più volte reiterato la richiesta di intervento, non sortendo effetti risolutivi. Finalmente oggi, il comandante ha adempiuto ad un suo preciso dovere e siamo riusciti così a risolvere uno dei tanti problemi dell’autoparco – aggiunge la nota –

Rimangono ancora in sospeso altre questioni ben più gravi e in alcuni casi più difficili da risolvere, che, il Csa come già fatto precedentemente, non può esimersi dal  segnalare, sempre nella stessa ottica di tutela costante e coerente dei lavoratori.

Il guano dei piccioni invade tutta la struttura, e fa diventare ormai improcrastinabile una pulizia straordinaria dei locali oltre ad un impinguamento  degli addetti per la pulizia ordinaria, al fine di debellare definitivamente il problema dando  pulizia e decoro ai locali.

Le porte tagliafuoco sono in pessimo stato d’uso e molte di esse, sono bloccate o non funzionanti; alcuni rubinetti dei lavandini e galleggianti delle cassette degli scarichi sono guasti con la conseguenza che spesso i bagni non sono utilizzabili o utilizzabili parzialmente.

La moltitudine di veicoli fuori uso che giace da tempo nei locali, vanno immediatamente eliminati nelle forme e nei modi previsti dalla normativa vigente, perché oltre il decoro degli ambienti in cui vivono i colleghi, rappresentano un rischio effettivo per tutti i fruitori della struttura, oltretutto  in violazione della  normativa vigente in tema di luoghi di lavoro e di deposito di mezzi meccanici. Anche i locali adibiti ad uffici, presentano diverse criticità non ultima la circostanza che alcuni di questi confinano con fonti di radiazione già evidenziate.

Per quanto sopra, nel prendere atto della disponibilità alla risoluzione delle problematiche del Sig. Comandante, si reitera la richiesta di dare immediata soluzione ai problemi già evidenziati dal CSA”.