E’ una piccola città del cielo che, oggi, regala nuovi spazi alla fruizione della città degli uomini. Il prossimo week end, 2, 3 e 4 giugno, dalle 10 alle 19, sarà nuovamente possibile visitare il complesso monastico di Santa Caterina in piazza Bellini.

Oltre al bellissimo chiostro, saranno accessibili la stanza della priora, la sagrestia grande, l’aula capitolare, il refettorio, la cucina, la dolceria e, per la prima volta, il parlatorio e la cappella delle suore con la grande statua di San Domenico.

Il Monastero domenicano di clausura di Santa Caterina è stato aperto per la prima volta al pubblico dopo 700 anni dall’8 al 25 aprile scorsi, secondo la linea dell’Ufficio Beni ecclesiastici della Curia Arcivescovile di Palermo, diretto da don Giuseppe Bucaro, di restituire il vasto comprensorio alla città preservandone tuttavia la sua straordinaria atmosfera. Fino al 25 aprile scorso, il Convento è stato visitato da 14 mila 282 persone.

Il Monastero e la sua celebratissima chiesa costituiscono uno dei complessi monumentali più importanti di Palermo. L’edificio è rimasto inutilizzato da qualche anno, dopo che le ultime anziane monache domenicane di clausura, un tempo famose per gli straordinari dolci prodotti, hanno dovuto lasciarlo non potendone più garantire la gravosa conduzione.
Nei giorni di visita, sarà inoltre possibile acquistare il libro “I Segreti del chiostro” di Maria Oliveri e gustare i dolci delle antiche ricette delle monache, realizzati da Casa Giuffrè. Il libro è un excursus nella storia dei monasteri palermitani e contiene le ricette, raccolte con minuziosa cura, di dolci e pietanze per le quali le cucine dei diversi conventi erano celebri.

Per visitare il Monastero sarà richiesto un contributo di 5 €. Il ricavato sarà destinato agli interventi di recupero dell’edificio. Grazie ai contributi già raccolti, è stato avviato il restauro del portale trecentesco dell’aula capitolare condotto da tecnici esperti dell’università sotto l’alta sorveglianza della Soprintendenza.