La Polizia di Stato, ha scoperto una “taverna” abusiva nei pressi di via Maqueda e arrestato per furto di energia elettrica una donna nigeriana affittuaria dell’appartamento adibito ad esercizio pubblico.
E’ stato sequestrato il locale abusivo e denunciata la proprietaria dell’immobile per il reato di favoreggiamento dell’immigrazione clandestina.
A procedere gli agenti della Squadra Mobile che, nel corso dei servizi di osservazione in un vicolo nei pressi di via Maqueda, hanno notato un insolito andirivieni di persone dal piano terra di un’abitazione.
Ulteriori accertamenti, anche attraverso alcune testimonianze raccolte sui luoghi, hanno consentito di accertare che in quell’abitazione si svolgesse un’attività abusiva di somministrazione di cibo e bevande.
Dentro gli agenti hanno trovato la presenza di alcuni tavoli, con sedie e resti di cibo e bevande; seduti attorno ad uno di essi vi erano, inoltre, sei cittadini extracomunitari, due uomini e quattro donne, intenti a consumare alcune bevande; in altri locali dell’immobile sono stati anche rinvenuti numerosi cartoni di bevande di vario genere.
Durante le fasi del controllo gli agenti hanno individuato la “titolare” dell’improvvisato esercizio, una cittadina nigeriana 25enne. In una camera in suo uso esclusivo è stato scoperto un misuratore di energia elettrica manomesso per alimentare attraverso un sistema di cavi volanti l’intero appartamento.
Alla luce di quanto accertato la giovane extracomunitaria è stata arrestata per il reato di furto aggravato di energia elettrica e sanzionata amministrativamente per la mancanza delle prescritte autorizzazioni per l’esercizio dell’attività.
La stessa è risultata inoltre sprovvista di un valido titolo per soggiornare sul territorio nazionale e per questo la proprietaria dell’appartamento, una palermitana di anni 33 che lo aveva dato in locazione alla donna, è stata deferita all’Autorità Giudiziaria per il reato di favoreggiamento dell’immigrazione clandestina.
Una delle altre donne presenti nell’appartamento è risultata irregolare sul territorio nazionale e nei suoi confronti è stato emesso, pertanto, un Decreto di Espulsione.
L’appartamento adibito abusivamente ad esercizio aperto al pubblico per la somministrazione di cibo e bevande, è stato invece posto sotto sequestro.
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