Ultimo ciack ad Aspra per le riprese della fiction Mediaset intitolata La ragazza di Corleone. La serie, diretta dal regista Mauro Mancini che ha per protagonista l’attrice Rosa Diletta Rossi, si sono svolte regolarmente nonostante la pioggia nel secondo giorno previsto dalla produzione senza problemi e con grande curiosità da parte di molti residenti della frazione marinara di Aspra.

Il lavoro della polizia municipale di Bagheria

La polizia municipale guidata dal comandante Maurizio Parisi ha svolto il servizio per permettere un’efficiente e sicura circolazione stradale e, al contempo, per garantire alla produzione Mediaset un regolare svolgimento delle riprese.

Moltissimi erano infatti i veicoli appartenenti al cast e alla produzione provenienti dal campo base sito nel parcheggio pubblico di via Concordia Mediterranea per il trasporto di numerose comparse, attrezzature e degli stessi addetti e tecnici delle riprese.

Gli agenti hanno tenuto cordialmente sotto controllo i numerosi curiosi durante le riprese, isolando la spiaggia interessata dal set, con non poche difficoltà nel distinguere le comparse da curiosi come racconta l’ispettore Santo Gagliano che ha coordinato la squadra di Aspra.

La polizia ha anche dato una mano per il sereno svolgersi delle pause delle troupe: in piazza Cristoforo Colombo è stata infatti allestita l’area per il pranzo per tutti gli operatori. Il set si è poi trasferito sul lungomare di Aspra, in corso Italia di fronte allo stadio comunale per girare una scena dove era stato allestito, per la scena, un posto di controllo della polizia.

La lunga giornata di riprese, testimoniata dalle foto sul sito web comunale, si è conclusa con gli agenti della polizia municipale che hanno scortato i numerosi tir fuori città.

A novembre 2021, le polemiche

Nel novembre del 2021, stanchi di essere associati a storie di mafia, ai boss Totò Riina e Bernardo Provenzano, il sindaco di Corleone Nicolò Nicolosi e l’assessore Giusy Dragna hanno diffidarono Mediaset e la Taodue a utilizzare il nome del paese in provincia di Palermo per la serie Tv.

La fiction, prevista sui canali Mediaset, con protagonista Rosa Diletti Rossi, è la storia di una ragazza appassionata di moda, ma cresciuta in una famiglia mafiosa.

“Il collegamento inevitabile con la buia pagina di storia corleonese ha suscitato nella comunità un sentimento di indignazione – disse allora il sindaco – perché nuovamente immersa nella condizione di doversi difendere da immagini poco rappresentative della realtà odierna, ma che evocano un tempo ormai remoto. Da molti anni infatti la città è impegnata in una costante attività antimafia. Dal 2000 con l’inaugurazione del centro internazionale di documentazione sulle mafie e del movimento antimafia) alla presenza del presidente della Repubblica Carlo Azeglio Ciampi e del Vice Segretario Generale delle Nazioni Unite Pino Arlacchi, in rappresentanza del Segretario Generale Kofi Annan, si è andata consolidando una azione educativa e formativa in collaborazione con le scuole del territorio, che progressivamente ha consentito a famiglie e giovani di Corleone di considerare la mafia un disvalore che tanto danno ha procurato alla città e ai cittadini”.

La replica dei produttori “È cognome non città”

Non tardò la replica Massimo Martino, della Clemart, società che produce la serie, una produzione Clemart per Taodue destinata a Canale5 rispose alle accuse del sindaco della città di Corleone: “non comprendiamo il motivo delle dichiarazioni del sindaco di Corleone a riguardo di una serie che utilizza Corleone solo ed esclusivamente come cognome della famiglia dei protagonisti. La città di Corleone non viene in alcun modo citata o rappresentata nella serie che stiamo girando e che è ambientata invece tra Milano e Palermo ed è un racconto di pura finzione. Ma – sottolinea in una nota la società che realizza anche I Bastardi di Pizzofalcone – vorrei anche aggiungere: seguendo questa logica verrà chiesto di modificare anche il cognome Corleone dal libro e dal film “il Padrino”? “