Arriva dopo due giorni di lavoro la nuova ordinanza del Presidente della Regione che paralizza la Sicilia in tutto il week-end di Pasqua. Lo Stretto di Messina adesso è blindato. Almeno per il lungo week-end pasquale. Niente gite in Sicilia (po in calabria per i siciliani) e niente rientri per Pasqua neanche se motivati. Chi ha un ragionevole motivo per venire nell’isola dovrà farlo entro oggi oppure attendere mercoledì prossimo.

Il presidente della Regione Siciliana ha firmato, infatti, l’ordinanza che chiude di fatto lo Stretto dal 10 al 13, per evitare “gite” pasquali in Sicilia. Il transito è ammesso solo per forze dell’ordine e operatori sanitari.

L’ordinanza numero 15 del Presidente della Regione prevede anche altro ma questo è, forse, il provvedimento essenziale. E’ stabilito nell’articolo 5 del provvedimento emesso ieri sera a tarda ora.

La disposizione recita ”Ai sensi del decreto n.145/2020 del Ministro delle Infrastrutture e dei trasporti, di concerto con il Ministro della Salute, gli spostamenti dei passeggeri via mare da Messina per Villa San Giovanni e Reggio Calabria e viceversa sono assicurati mediante quattro corse giornaliere A/R, da effettuarsi nella fascia oraria dalle 6 alle 21. Detti spostamenti, dal 10 aprile al 13 aprile, sono consentiti esclusivamente agli appartenenti alle Forze dell’Ordine e alle Forze Armate, agli operatori sanitari pubblici e privati, ai lavoratori pendolari, nonché per comprovati motivi di gravità e urgenza”.

Ma nella nuova ordinanza della quale si fa un gran parlare da due giorni c’è anche altro. Innanzitutto si conferma il blocco delle consegne a domicilio anche di generi alimentari per tutto il week-end pasquale o meglio per i due giorni festivi del week-end. Quindi niente pizza o hamburgher o pranzo di Pasqua portato a domicilio da chi si stava organizzando e magari ha già raccolto le ordinazioni. Nei giorni di Pasqua e Pasquetta chiuse anche le attività di delivery ad eccezione di farmaci e prodotti editoriali.

La decisione, che suona come una beffa per quelle attività che stavano cercando di salvare il salvabile, è contenuta nell’articolo 4 che precisa il contenuto di precedenti ordinanze per evitare interpretazioni diverse e chiudere tutte le attività “La chiusura domenicale e nei giorni festivi, di cui all’articolo 5, comma 1, dell’Ordinanza contingibile
e urgente n° 14 del Presidente della Regione, si applica anche ai servizi di consegna a domicilio, fatta
eccezione per i farmaci e per i prodotti editoriali”. Dunque si chiude a Pasqua e Pasquetta ma anche il 25 aprile e il 1 maggio e nelle domeniche a venire.

E ancora all’articolo 3 la chiusura di parchi, ville, giardini, boschi demaniali e aree attrezzate con la Forestale incaricata di vigilare e divieto di andare nelle case di campagna “Rimangono interdetti alla fruizione i parchi, le aree gioco, le ville, i boschi, i giardini e ogni altro spazio pubblico. Per quanto di competenza, il Corpo Forestale assicura l’osservanza della presente disposizione. Permane il divieto di gite fuori porta, di spostamento nelle cosiddette seconde case e verso luoghi di villeggiatura”.

E infine l’obbligo di mascherina e guanti per gli operatori degli esercizi commerciali ma anche per i clienti nei luoghi pubblici ove sia difficile mantenere le distanze “Si dispone che in ogni luogo nel quale non sia possibile mantenere la distanza di 1 metro tra persone, è fatto obbligo a ciascuno di coprire naso e bocca con una mascherina o con altro adeguato accessorio”.

Il tutto condito dal divieto per gli ambulanti di accedere a comuni diversi d quello di residenza e la limitazione ad una sola spesa al giorno e da parte di un solo componente di ogni nucleo familiare

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