Una raccolta dei dati relativi al conferimento dei rifiuti in discarica da parte dei Comuni siciliani e, ove possibile, valutando anche la tipologia che arriva in discarica. Una sorta di analisi della situazione dei rifiuti sarebbe stata avviata dalla Regione siciliana attraverso l’assessorato regionale ai rifiuti. Dati che, alla luce dei provvedimenti regionali indirizzati ai comuni in materia, si pensa possano servire a redigere una sorta di black list dei comuni comuni che riciclano poco e male che potrebbe servire ad applicare, nel prossimo futuro, il provvedimento del governatore che farebbe pagare ai comuni ‘messi male’ il costo dello smaltimento all’estero dei rifiuti.

Ma pur ammettendo l’analisid ei dati dall’assessorato regionale ai rifiuti smentiscono la ricostruzione dei motivi:  “essuna black list dei comuni sui rifiuti in Sicilia – scrivono dall’ufficio di gabinetto dell’assessore Pierobon – le attività di confronto e analisi dei dati – appena partita – è tesa a garantire gli interessi delle Comunità e a definire una maggiore tracciabilità dei flussi di rifiuti raccolti nei territori comunali di competenza; la verifica sui dati raccolti (dal 2016 a quelli già disponibili del 2018) (Arpa – Ispra) interesserà l’intero territorio dell’isola e non sono riferibili alla sola Raccolta Differenziata”

“La congruità e l’utilizzo a fini statistici e programmatori dei dati, dipende dalla metodologia e dalla qualità dei dati trasmessi che – per tali aspetti e natura – ancora oggi – sono oggetto di ripetute e doverose iniziative dell’Assessore, messe in atto per ricostruirne un profilo di attendibilità compatibile e verificata. In tal senso e in modo generale, l’Assessore Alberto Pierobon si è espresso sottolineando l’inaffidabilità e, per certi versi, l’incongruenza. Il pieno dispiegarsi del Protocollo d’intesa tra ARPA SICILIA e il Dipartimento Acqua e Rifiuti – in tale materia – consentirà di affermare – quantitativamente e qualitativamente – la rispondenza e affidabilità dei dati trasmessi. In ogni caso – in questa prima fase di confronto – la pubblicazione dell’elenco non deve generare pregiudizio né costituisce giudizio negativo su alcuno”.

L’Assessore Alberto Pierobon – in tal senso – si dice disponibile a chiarire l’involontario accostamento di situazioni differenti e si è detto pronto ad incontrare tutti i sindaci dei comuni che hanno espresso il loro rincrescimento.