“Sulla convenzione da attivare con i vigili del Fuoco il governo regionale sordo da anni”. E’ l’accusa lanciata dai 5 stelle che attribuiscono al governo Crocetta ogni responsabilità nella carente gestione del sistema antincendio proprio mentre la Sicilia brucia.
“Non è possibile che in Italia e, soprattutto, in Sicilia non ci siano mai responsabili di nulla, che gli effimeri, rari e spesso falsi successi abbiano cento padri e i continui e colossali disastri siano sempre orfani. Non abbiamo fatto in tempo a leccarci le ferite delle bastonate della Corte dei conti che ora arrivano disastri sul fronte della prevenzione e contrasto agli incendi. Crocetta venga a riferire all’Ars sulla situazione e sulla convenzione con i Vigili del Fuoco di cui dice di aver chiesto il rinnovo, cosa che gli stessi Vigili del Fuoco smentiscono categoricamente”.
All’indomani dei pesantissimi roghi che stanno devastando la Sicilia ll M5S all’Ars chiede un faccia a faccia col presidente della Regione sulla questione incendi, “per la quale il presidente ha non poche responsabilità”.
“È da almeno 4 anni, ormai, – dice il deputato Francesco Cappello – che il M5S, raccogliendo la denuncia del sindacato Conapo Sicilia, chiede a gran voce al governo regionale di stipulare la convenzione con i Vigili del Fuoco per avviare per tempo la campagna antincendio in Sicilia. Ma nessuna risposta è arrivata da parte del governo. Silenzio anche in commissione Territorio e ambiente, dove l’anno scorso, sempre in questo periodo, ho chiesto di audire i vertici regionali e nazionali della Conapo al cospetto del governo regionale, che puntualmente ha preferito disertare l’incontro. Anche quest’anno stessa rivendicazione da parte dei Vigili del Fuoco e stessa inerzia da parte del governo.
Crocetta, però, nel tentativo maldestro di salvare la faccia ha affermato di avere richiesto il rinnovo della convenzione con i Vigili del Fuoco in risposta alle polemiche accese con il capo della protezione civile. Peccato che quanto dichiarato dal governatore venga clamorosamente smentito da una nota della direzione regionale dei Vigili del Fuoco per la Sicilia, che ha dichiarato che ‘il dipartimento protezione civile regione Sicilia a tutt’oggi non ha convocato ne predisposto alcun incontro finalizzato alla stipula di apposita convenzione finalizzata alla campagna boschiva per la stagione estiva 2017’”.
“Le affermazioni di Crocetta – prosegue Cappello – sono assai gravi, come le colpe che questo governo ha in merito ai roghi di questi giorni. Alla regione Siciliana, infatti. in virtù della legge 353 del 2000 compete la responsabilità della previsione, prevenzione e lotta attiva contro gli incendi”.
Il Movimento 5 Stelle esprime la propria solidarietà al corpo dei Vigili del Fuoco “eroicamente sempre in prima linea e abbandonato dalla politica a risolvere i problemi che la stessa politica avrebbe potuto e dovuto evitare”.
“Le responsabilità dei disastrosi incendi che hanno cancellato il bosco di Chiaramonte sono essenzialmente politiche e amministrative” dice Nello Musumeci, chiedendo al presidente della Regione e all’assessore dell’Agricoltura Antonello Cracolici di riferire con urgenza in Aula. “Inammissibili ritardi, inadeguatezza di mezzi, mancata prevenzione sono l’ennesimo fallimento di una folle gestione dei servizi antincendio regionali: qualcuno dovrà risponderne, anche penalmente”.
“Abbiamo assistito all’ennesima sceneggiata del presidente Crocetta che ha versato le solite lacrime di coccodrillo parlando di incendi dolosi (non aspettavamo certamente lui per saperlo!) per cercare di farci dimenticare le gravi responsabilità della Regione per questi disastri ambientali – dice Gianfranco Zanna, presidente regionale di Legambiente Sicilia. -. È una vergogna, il governo regionale è complice e responsabile dei delinquenti che appiccano i fuochi, perché non fa nulla sulla prevenzione, non dando, in tempo utile, mezzi e strumenti ai forestali che devono fronteggiare questi atti criminali. Anche quest’anno nessuno pagherà, non ci sarà nessuna conseguenza ai proclami di individuare i responsabili. E i disastri di Erice, Ragusa, quelli di oggi e tutti gli altri resteranno impuniti”.
E per parte sua la Coldiretti valuta già in milioni di euro i danni
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