La Regione Sicilia spende per il suo personale 1,6 miliardi di euro, la Regione Veneto dieci volte meno. Con la differenza che il Veneto è efficiente, la Sicilia no. Il punto delle ragioni del referendum è tutto qui: come si spendono le risorse”.

Lo ha detto a Radio Anch’io il giurista Luca Antonini, ex presidente della Commissione tecnica paritetica per l’attuazione del federalismo fiscale (Copaff) e uno dei principali consulenti del Governo e del Parlamento in materia di federalismo.

Sono parole prive delle competenze finanziarie più elementari, rozze e senza fondamento. La Regione siciliana ha le competenze di uno Stato, le stesse che oggi rivendica il Veneto. È ovvio che abbia più dipendenti, perché quelli che in Veneto sono statali da noi sono regionali. Che la Sicilia non sia efficiente è solo un luogo comune”.

Così il professore di Economia Massimo Costa, fondatore del movimento indipendentista ‘Siciliani liberi’, replicando al giurista Luca Antonini sul rapporto tra la spesa della Sicilia e quella del Veneto.

“Il numero medio di dipendenti pubblici è perfettamente in linea con quello nazionale – aggiunge il prof. Costa – Continua il linciaggio razzista della Sicilia. Noi appoggiamo le ragioni del Veneto anche fino all’indipendenza ma le fondino su ragioni interne. Se le fondano sul razzismo avranno in noi un nemico in più”.

“La richiesta di autonomia speciale e statutaria formulata dalle regioni del nord appare illogica e fuori dal tempo. Chi ha conservato finora, come la Sicilia, l’autonomia speciale lo deve solo al fatto che lo statuto regionale risale a prima della fondazione della Comunità Europea. Oggi, con l’Unione a 28 è l’Italia tutta ad essere una regione. Ed è dunque anacrostico parlare di regioni speciali. Semmai nel quadro continentale va considerata l’insularità di alcune regioni come la Sicilia e la Sardegna che vanno sostenuto per le emergenze che vivono”. Lo afferma Michele Cimino, candidato di Sicilia Futura alla regionali e deputato all’Ars.