La seicentesca dimora in patrimonio dell’Orchestra Sinfonica Siciliana dal 2007 verrà affidata alla Sovrintendenza. La Fondazione non ha i mezzi per poter garantire la sicurezza, ma in futuro potrà ospitare concerti e manifestazioni culturali. A deciderlo è stato il CdA della Fondazione.
Sarà adesso la Sovrintendenza ad occuparsi della conservazione e della gestione del complesso monumentale di Villa Di Napoli, la dimora seicentesca del quartiere Calatafimi che ingloba i resti dell’antica Cuba Soprana. La Sovrintendenza si occuperà di eseguire tutti i lavori necessari e urgenti per rimuovere ogni eventuale pericolo di rovina del complesso e ogni pericolo per le persone. “La Foss non ha i mezzi per metterla in sicurezza – dice il Presidente Santoro – una volta eliminate le criticità il bene potrà essere restituito alla Foss e utilizzato come sedi di concerti ed altre manifestazioni culturali.”
La delibera è stata trasferita al Dipartimento regionale per il turismo, all’assessore regionale all’economia e al presidente della Regione. Nella stessa seduta è stata assunta la decisione di sottoscrivere i contratti urgenti per la stagione in corso e di incaricare il M° Marcello Panni di stilare il programma estivo della stagione sino all’inizio della sessantunesima stagione artistica 2019/20 che prenderà il via il 25 ottobre 2019. Inoltre, la Direzione artistica ha avuto l’incarico di procedere alla selezione tramite audizioni per l’assunzione a tempo determinato dei musicisti necessari al completamento della pianta organica limitatamente alla stagione 2019/20, primo passo verso il completamento dell’organico a 102 professori d’orchestra. Firmato inoltre il contratto con la cantante tedesca Ute Lemper.
L’attrice e cantante tedesca, una delle “vedettes” della stagione della Foss, sarà la protagonista di due attesi concerti il 3 e 4 maggio con l’Orchestra Sinfonica diretta da Tonino Battista. La Fondazione intende anche porre un freno agli eccessi del contenzioso legale. Per far ciò ha deliberato di conferire l’incarico ad un legale patrocinante in Cassazione per resistere a tutti i gradi di giudizio, oppure di avviare una transazione al fine di contenere i dispendiosi oneri a carico della Fondazione. Sull’eventualità di un’azione legale nei confronti dell’ex sovrintendente Giorgio Pace, il presidente Santoro ha richiesto l’acquisizione di tutti gli atti per un’accurata visione.
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