“La strategia rifiuti zero è il trampolino verso la sostenibilità” questo in estrema sintesi il concetto che è venuto fuori dalla conferenza che si è svolta a palazzo Butera, a Bagheria, alla presenza di Paul Connett executive director e professore di Chimica ambientale all’Università St Lawrance di Canton New York nonché teorico della strategia rifiuti zero.

Il convegno, “Strategia rifiuti zero: dieci passi verso la sostenibilità” è stato organizzato da Zero Waste Sicilia e patrocinato dal Comune di Bagheria, da Zero Waste Italia e dal centro di ricerca rifiuti zero del Comune di Capannori.

“Paul Connett è già stato a Bagheria, nel 2012, e ci venne a parlare di strategia rifiuti zero quando questi temi sembravano utopia” – dice il sindaco Patrizio Cinque – “adesso si cammina verso quella direzione ed è indispensabile farlo. Dobbiamo capire che il rifiuto è un prodotto fatto male se non è riutilizzabile – sottoliena il sindaco che annuncia il progetto dell’amministrazione di attivare una compostiera elettromeccanica, a breve, in un quartiere della città, per lanciare ancora di più l’idea di produrre compost e favorire la raccolta differenziata, in particolare quella dell’organico”.

Il primo cittadino invita poi i bagheresi a credere nel progetto della raccolta differenziata: “è un percorso lungo ed impegnativo ma non dobbiamo perdere la fiducia”.

Da pià parti, a tal fine, è emersa anche la necessità di coinvolgere giovani e studenti, anche i più piccoli; su questo tenore infatti gli interventi dei club di servizio e della rete di scuole che l’anno prossimo ha intenzione di lanciare un progetto per la diffusione della cultura ambientale e della raccolta differenziata in collaborazione con il Comune di Bagheria e Zero Waste Sicilia.

“Ritengo imprescindibile per la Sicilia aderire alla strategia rifiuti zero” – dice Salvo Cocina dirigente dell’Ufficio Speciale per il monitoraggio della raccolta differenziata della Regione Siciliana – “I Comuni devono necessariamente attivare la raccolta porta a porta – dice Cocina sottolineando come sembri essere più difficile tale strategia per grandi comuni come Catania e Palermo.

“A gennaio 2017 la Sicilia era ad una percentuale di raccolta differenziata paria al 21%, ma continuamente si verificano emergenze, dopo quella delle discariche ora quelle degli impianti di compostaggio” – racconta Cocina che annuncia che la Regione emanerà presto una manifestazione di interesse per i Comuni e le SRR che vogliano prevedere impianti di compostaggio o tecnologie simili.

 

I 10 punti fondamentali della strategia rifiuti zero il professor Paul Connett sono:

1) la separazione alla fonte: organizzare la raccolta differenziata; 2) la raccolta porta a porta: organizzare una raccolta differenziata “porta a porta”, che appare l’unico sistema efficace di RD in grado di raggiungere in poco tempo e su larga scala quote percentuali superiori al 70%. Quattro contenitori per organico, carta, multi materiale e residuo, il cui ritiro e’ previsto secondo un calendario settimanale prestabilito.3) il compostaggio: la realizzazione di un impianto di compostaggio da prevedere prevalentemente in aree rurali e quindi vicine ai luoghi di utilizzo da parte degli agricoltori 4) il riciclaggio: realizzazione di piattaforme impiantistiche per il riciclaggio e il recupero dei materiali, finalizzato al reinserimento nella filiera produttiva, 5) la riduzione dei rifiuti: un paio di esempi: la sostituzione delle stoviglie e bottiglie in plastica, utilizzo dell’acqua del rubinetto, utilizzo dei pannolini lavabili, acquisto alla spina di latte, bevande, detergenti, prodotti alimentari, sostituzione degli shoppers in plastica con sporte riutilizzabili.6) il riuso e riparazione: realizzazione di centri per la riparazione, il riuso e la decostruzione degli edifici, in cui beni durevoli, mobili, vestiti, infissi, sanitari, elettrodomestici, vengono riparati, riutilizzati e venduti. 7) La tariffazione puntuale: l’introduzione di sistemi di tariffazione che facciano pagare le utenze sulla base della produzione effettiva di rifiuti non riciclabili da raccogliere. Questo meccanismo premia il comportamento virtuoso dei cittadini e li incoraggia ad acquisti piu’ consapevoli.8) il recupero dei rifiuti: realizzazione di un impianto di recupero e selezione dei rifiuti, in modo da recuperare altri materiali riciclabili sfuggiti alla RD, impedire che rifiuti tossici possano essere inviati nella discarica pubblica transitoria e stabilizzare la frazione organica residua. 9) il centro di ricerca e riprogettazione: chiusura del ciclo e analisi del residuo a valle di RD, recupero, riutilizzo, riparazione, riciclaggio, finalizzata alla riprogettazione industriale degli oggetti non riciclabili, e alla fornitura di un feedback alle imprese ed infine 10) l’azzeramento dei rifiuti: il raggiungimento entro il 2020 dell’ azzeramento dei rifiuti.

Una strategia dunque fondamentale per il futuro del pianeta, teoria che diventa pratica grazie alla diffusione della cultura della sostenibilità e dell’economia ciroclare.

Sul sito del Comune la registrazione integrale della conferenza, nel prossimo numero del tgweb Comune in…forma le interviste ai relatori.