“L’appello dei segretari regionali, Cgil, Cisl e Uil, coglie nel segno e dimostra come la situazione in Sicilia abbia ormai oltrepassato ogni livello di guardia. Avevamo fatto appello al presidente della Regione per un assestamento di bilancio che mettesse in sicurezza la pace sociale in Sicilia. Soltanto grazie all’azione responsabile di una parte dell’opposizione all’Ars, molte vergogne nell’ultima manovra finanziaria sono state sventate ed eliminate e buona parte delle norme, approvate grazie al nostro contributo, va nella direzione che oggi indicano i rappresentanti sindacali. Il presidente Crocetta metta i piedi sulla terra e si renda conto definitivamente che, nonostante l’assoluta incapacità sua e del suo Governo, egli ha tuttavia il dovere morale prima che politico di adoperarsi almeno in questo ultimo scorcio di legislatura per il bene della Sicilia e dei tanti siciliani in preda alla disperazione”. A dirlo Toto Cordaro, presidente del gruppo parlamentare Pid-Cantiere Popolare.

“La vicenda legata agli ex dipendenti degli sportelli multifunzionali e della formazione in genere, nonché dei precari, è emblematica della confusione che regna sovrana su temi di assoluta delicatezza per il futuro della nostra Regione – continua il deputato – . Se Crocetta non vuole ascoltare l’opposizione, ascolti almeno i sindacati ed istituisca almeno un tavolo istituzionale per affrontare le emergenze più delicate dell’immediato. Se poi il presidente della Regione non è in condizione di comprendere neanche questo, lasci subito e smetta di affidarsi ad inutili proclami a cui ormai non crede più nessuno. Da parte nostra, ancora una volta, e fino a quando non sarà cessata questa patologica gestione del potere alla Regione siciliana, riproponiamo la nostra disponibilità ad occuparci nella prossima finanziaria, che sarà l’ultima prima delle elezioni, solo ed esclusivamente delle emergenze sociali, lavoro e sviluppo che possono dare una parola di sollievo ai tanti siciliani ormai oltre la soglia di povertà”.