Tram a Palermo? “Sono assolutamente favorevole al completamento delle attuali linee e per il raggiungimento degli obiettivi di intermodalità, ma sono contrario al passaggio del tram sull’asse principale della città”. Quindi, un secco “no” al tram in via Libertà, da parte del candidato sindaco per Palermo, Roberto Lagalla.

Il tram con sette passeggeri

Ho vissuto cinque anni all’assessorato Istruzione e Formazione Professionale -ricorda Lagalla –  da lì  passa una linea di tram che ritorna su se stessa. Ogni tanto mi affacciavo alla finestra del mio studio e così, con una statistica molto approssimativa e personale, mi divertivo a contare i passeggeri nelle diverse ore del giorno, dalla mattina alla sera. Non ho mai contato più di sette passeggeri contemporaneamente”. E allora? Secondo Lagalla servono interventi diversi, Per esempio, “quella linea dovrebbe essere portata fino alla città universitaria, dove interviene lo scambio con i parcheggi e interviene lo scambio con la metropolitana, con la metropolitana, quindi con la linea interrata. Questo avrebbe una logica perché risponde a una intermodalità dei trasporti”.

“Lavori in corso vanno completati”

Parlando di viabilità, però, “ci sarebbero anche da migliorare moltissimo le linee autobus e non soltanto l’intermodalità. C’è bisogno di anche parcheggi di interscambio. Come fare tutto questo? In che tempi, in che modo, e in che luoghi? Esiste un piano urbano del traffico che  va fortemente riconsiderato e rivisto. Ho la sensazione che nel tempo si siano fatte cose in gran parte staccate l’una dall’altra. Oggi siamo in una fase in cui, diciamo il programma ha già una sua sostanziale leggibilità. Ci sono lavori in corso che devono essere completati. Parlo del Passante, parlo della velocizzazione del dai dei percorsi e della frequenza dei treni”.

“Per il centro storico autobus di ultima generazione e piste ciclabili vere”

Per Lagalla, un discorso a parte va fatto per il centro storico. “La parte centrale della città deve poter godere prevalentemente di forme non inquinanti di trasporto. Parlo per esempio di autobus elettrici o della sperimentazione dell’idrogeno, come avviene anche in altre in altre città. E naturalmente un potenziamento dei sistemi di trasporto attraverso un coinvolgimento, per esempio, in car pooling dei taxi, e anche attraverso un utilizzo razionale di piste ciclabili che abbiano un senso, un inizio e una fine e un percorso”.

 

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