Un’aiuola e una scultura, raffigurante le pagine di un libro, tra le vie Volturno e Salesio Balsano, vicino Porta Carini e il Palazzo di Giustizia di Palermo, sono state intitolate dal Comune all’avvocato Enzo Fragalà, morto il 26 febbraio 2010, tre giorni dopo avere subito una brutale aggressione.
Alla cerimonia, assieme a familiari del penalista e a rappresentanti del mondo forense e della magistratura, era presente, in rappresentanza dell’amministrazione comunale, il vicesindaco, Fabio Giambrone.
“Oggi è stata una bella giornata piena di emozioni – dice la figlia Marzia Fragalà – Grazie a Francesco Scarpinato e alla sua squadra che ci ha aiutato a realizzare tutto questo , grazie al Comune di Palermo e a tutta la città presente oggi , ai colleghi avvocati, agli amici, ai magistrati, all’arma e a tutte le autorità che con grande affetto si sono strette a noi. Oggi mio padre sarebbe molto felice e fiero di quello che è stato fatto”.
“Oggi ricordiamo e rendiamo un omaggio doveroso – ha detto Giambrone – ad un uomo animato da grandi passioni civili e politiche, che ha pagato il prezzo più alto pur di non venir meno alle proprie convinzioni morali e professionali”. «Così l’amministrazione comunale – ha ricordato il sindaco Leoluca Orlando – fa memoria di un uomo onesto, vittima della violenza e della vendetta mafiosa, che false piste di alcuni pentiti hanno cercato di infangare.
Per tanti anni verità e giustizia sul delitto sono state allontanate e per questo voglio esprimere la mia grande solidarietà e vicinanza ai familiari che per tanti anni hanno sempre fatto sentire con grande forza la loro richiesta di giustizia. Oggi – ha sottolineato – non è soltanto una giornata di ricordo, ma è anche di impegno affinché si continui a lottare per l’affermazione della verità e perché mai si dimentichi il sacrificio di Enzo Fragalà”.
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