Oggi, 20 agosto, ricorre il 47° anniversario della barbara uccisione del tenente colonnello Giuseppe Russo e del professore Filippo Costa, avvenuta il 20 agosto del 1977 a Ficuzza, frazione del Comune di Corleone, nei pressi della Real Casina di Caccia del re borbonico Ferdinando IV.
La stele
Sulla stele commemorativa, nel luogo dell’agguato mafioso, è stata deposta una corona d’alloro. La cerimonia si è svolta alla presenza del comandante provinciale di Palermo, generale di brigata Luciano Magrini, del sindaco di Corleone, Walter Rà, della figlia del decorato, Benedetta Russo e delle massime autorità civili e militari.
Il generale Magrini, nel suo intervento, ha ricordato il colonnello Russo quale eccellente investigatore e precursore nell’attività di contrasto al fenomeno mafioso. L’alto ufficiale ha sottolineato come il colonnello Russo abbia iniziato ad intravedere quella che era la struttura nella quale si sarebbe evoluta Cosa Nostra, un’associazione a delinquere di stampo mafioso che iniziava a guardare alla possibilità di infiltrazione negli appalti, la mafia nella sua dimensione internazionale con un interesse sempre maggiore per il settore degli stupefacenti.
Le parole del generale Magrini
Il generale Magrini ha inoltre evidenziato come il colonnello Russo sia per tutti noi un modello a cui ispirarsi, precursore nell’attività di contrasto alla mafia in un periodo nel quale non esistevano i collaboratori di giustizia, non c’era una normativa antimafia come quella di oggi, che ci consente di poter utilizzare tanti strumenti anche tecnologici che le norme ci mettono a disposizione. L’Arcivescovo di Monreale, Gualtiero Isacchi, ha infine recitato una preghiera in suffragio delle vittime.
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