Ieri pomeriggio, i Carabinieri di Palermo hanno incontrato Salvatore Galante nato a Montedoro (CL) nel 1919, Appuntato dei Carabinieri in congedo, che, da poco, ha festeggiato il suo 100° compleanno.

Nella sua casa, nel quartiere Oreto, a Palermo, circondato dai familiari e alla presenza del cappellano militare Don Salvatore Falzone, dei Comandanti della locale Compagnia, Maggiore Gebiola, e Stazione, M.llo Maggiore Girgenti, il Comandante Provinciale dei Carabinieri, Colonnello Antonio Di Stasio, ha portato un caloroso saluto e un affettuoso abbraccio dell’Arma al militare centenario. Nella circostanza, l’Ufficiale ha raccontato di essere figlio di un appuntato dei carabinieri, classe 1921, anch’egli partito per il fronte, immaginando che se il papà fosse ancora in vita, avrebbero potuto incontrarsi anche oggi ricordando ai Carabinieri più giovani quelle medesime esperienze di vita e testimoniando contestualmente l’intramontabile e profondo sentimento di appartenenza all’Arma.

Salvatore Galante nasce a Montedoro (CL) nel 1919, sposa la signora Filomena ed ha due figli Angela e Vincenzo.

Si arruola nell’Arma dei carabinieri il 24 febbraio 1939 e viene trasferito alla Legione di Verona. Si congeda dopo 35 anni di servizio il 14 aprile 1974 con nomina a Vice Brigadiere di complemento.

Ha partecipato alla 2° guerra mondiale, è stato mobilitato con la 150^ sezione a disposizione della Divisione Acqui destinazione Albania con l’incarico di “portaordini”. Dall’Albania in Grecia e da lì, sempre con la Divisione Acqui, è stato trasferito presso l’isola di Corfù. Rientrando da un servizio con la moto, a causa di un incidente con un’autovettura militare riportava la frattura della tibia e del perone della gamba destra ed a seguito di ciò veniva rimpatriato in convalescenza.

I colleghi della Sezione, rimasti in Grecia, (ben 68 compreso il Comandante) morirono tutti nell’eccidio di Cefalonia.

Dopo circa due mesi di convalescenza, di nuovo assegnato a Verona, da lì mobilitato con la 27^ Sez. presso la Divisione Mantova. Trasferito ad Asti, poi a Torino, da lì in Calabria a Marcellinara (Cz), poi Nicastro, infine trasferito a Palermo alla Caserma Bonsignore, oggi Caserma Carlo Alberto dalla Chiesa, quale responsabile dell’ufficio autodrappello fino al 1974.

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