L’hotel “Porto Raisi” di Carini, chiuso al pubblico oramai da tempo, era diventato il suo nascondiglio da quando si era dato alla macchia.
La polizia però da qualche tempo aveva il sospetto che il latitante si fosse nascosto proprio lì e per questo aveva messo in piedi un’attività di intelligence che ha dato i suoi frutti secondo quanto riporta il Giornale di Sicilia.
Le manette sono scattate ai polsi di Giovanni Marchese, 83 anni, originario dì Palermo ma da tempo residente a Carini. Si nascondeva da quando doveva scontare un mese di reclusione per una condanna in via definitiva per violenza privata, emessa nel settembre del 2016 dal tribunale di Gela.
I poliziotti per stanarlo hanno utilizzato vari espedienti: si sono finti pescatori, un’altra volta operai dell’Enel per potersi accertare da vicino che Marchese si nascondesse in quell’hotel. Gii agenti si sono anche avvalsi della collaborazione della guardia costiera di Terrasini che dal mare ha perlustrato la zona attorno all’hotel.
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