Dopo anni di attesa e tensioni sindacali, arriva un passo decisivo per la stabilizzazione del personale ASU impiegato nei siti culturali della Regione Siciliana.
L’Ufficio Legislativo e Legale della Regione ha finalmente espresso il parere richiesto, confermando la piena legittimità dell’assunzione a tempo indeterminato e full-time degli ASU attualmente operanti nei luoghi della cultura.
Una notizia accolta con soddisfazione da Michele D’Amico (Cobas-Codir) e Rosario Greco (Confintesa Terzo Settore), che da tempo si battono per il riconoscimento dei diritti di questi lavoratori.
Nessun conflitto giuridico, via libera alle assunzioni
“Il parere ci dà pienamente ragione – dichiarano – e sgombra il campo dai dubbi sollevati dalla Società Servizi Ausiliari Sicilia, che aveva avanzato perplessità giuridiche legate a un presunto diritto di precedenza in ambito assunzionale”.
Il nodo era emerso durante le audizioni in V Commissione all’ARS, dove era stata sollecitata la posizione dell’Ufficio Legislativo. Nonostante la natura consultiva e non vincolante del parere, i sindacati avevano comunque presentato una nota dettagliata a sostegno della legittimità della norma regionale sulla stabilizzazione.
Ora il verdetto è chiaro: nessun conflitto giuridico, nessuna violazione del diritto di precedenza. Gli ASU vanno stabilizzati nei posti dove già operano, con contratti a tempo pieno e indeterminato.
Ma non finisce qui. D’Amico e Greco rilanciano anche sul fronte del personale societario part-time: “Il Governo regionale deve farsi carico, a partire dalla prossima legge di bilancio, di trovare le risorse per trasformare questi contratti in full-time. Porre fine al precariato non basta: serve dignità lavorativa e un salario adeguato per tutti”.
Il parere dell’Ufficio Legislativo chiude un capitolo di incertezze e apre la strada a una stabilizzazione attesa e meritata. Ora tocca al Governo regionale passare dalle parole ai fatti.
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