Le imprese siciliane investono in competenze per essere più competitive sui mercati internazionali. Per avere successo oltre i confini nazionali occorre un’adeguata preparazione: dalle regole per trasporti e dogane alle tecniche del commercio internazionale, dalla comunicazione e marketing in un contesto internazionale alle lingue per l’export, fino all’organizzazione aziendale e ai criteri per la partecipazione alle fiere internazionali.
È quanto emerge da uno studio realizzato nell’ambito del piano formativo “Trinacria”, progetto di formazione per le imprese finanziato da Fondimpresa e attuato dalla società palermitana Sdi – Soluzioni d’impresa. Il piano ha coinvolto 87 imprese siciliane, prevalentemente piccole e medie, appartenenti a vari settori, formando 556 lavoratori con 2.807 ore di formazione erogate. Tra l’altro, è stata posta attenzione sulla certificazione delle competenze anche in vista del futuro libretto formativo individuale.
Il piano, inoltre, ha previsto altre azioni formative tra cui quella sulla digitalizzazione, ambito molto richiesto dalle aziende che ha previsto approfondimenti su gestione elettronica di fatture e altri documenti, informatizzazione dei processi, ottimizzazione aziendale attraverso l’informatica, sfruttamento di Internet e dei social media.
“L’idea progettuale – spiega Massimo Plescia, amministratore unico di Sdi – è nata da un lavoro di analisi del territorio e da un confronto diretto con le aziende beneficiarie da cui è emersa una piena consapevolezza che lo scenario internazionale intorno alla Sicilia vede aree territoriali e settori che continuano a svilupparsi, insieme ad altre che perdono posizioni costantemente. Il piano formativo Trinacria, infatti, è stato pensato per le aziende che in questo quadro di incertezze hanno deciso di affrontare la crisi, non restando fermi in attesa di tempi migliori, ma attaccando per farsi trovare pronte e competitive quando i mercati riprenderanno fiato. Aziende che hanno deciso di investire nella propria crescita, riguardando i processi interni e le attività, investendo in formazione, innovazione e sviluppo dei mercati esteri”.
All’interno del piano è stato attivato anche un tavolo tecnico di sostegno alla crescita in collaborazione con il Consorzio Arca e il Parco Scientifico e Tecnologico di Catania.
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