L’assessore all’istruzione e alla formazione professionale, Roberto Lagalla, risponde alla lettera diffusa da “Unione degli Studenti Sicilia”, in merito alla proposta di una legge regionale sul diritto allo studio.
“Premessa la più ampia disponibilità al dialogo, è bene conoscere che le rappresentanze istituzionali degli studenti, sia liceali che universitari, sono state largamente ascoltate nella fase di predisposizione del disegno di legge, tanto presso l’Assessorato quanto da parte della competente Commissione legislativa dell’ARS. In quelle occasioni gli studenti hanno potuto avanzare importanti osservazioni che sono state recepite nel corpo dell’articolato.
Spiace che, con un approccio almeno mancante di sufficienti informazioni, l’Unione degli Studenti di Sicilia si esprima con toni pregiudizialmente polemici nei confronti del governo regionale che, per la prima volta, sta tentando di colmare, mediante una proposta organica, un grave ritardo in materia di diritto allo studio e di tutela delle giovani generazioni.
Ovviamente, tutti auspicheremmo la disponibilità di risorse illimitate che, tuttavia, nella formulazione proposta, sono comunque in grado di avviare un graduale processo di crescita culturale e di miglioramento dei servizi scolastici ed universitari, in coerenza con i principi di sostenibilità economica e di rispetto dei vigenti profili legislativi ed ordinamentali.
È ben lontana da me ogni tentazione di trionfalismo o di mascheramento della difficile realtà dell’istruzione siciliana ma invito i giovani a guardare al domani, di certo con forte e determinata volontà di cambiamento, ma anche con la consapevolezza che quest’ultimo è un percorso progressivo che non può pretendere soluzioni miracolistiche o, peggio, rischiare di fissare sulla carta promesse destinate a restarci.
Tutto ciò detto, è confermata la disponibilità istituzionale al confronto, a condizione che questo sia ispirato a correttezza e reciproco rispetto lontano da pregiudizi e strumentalizzazioni di ogni tipo”.
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