La Corte Costituzionale da ragione all’Assemblea regionale siciliana e boccia il ricorso costituzionale del Consiglio dei Ministri avanzato contro la legge che tagliava i vitalizi dei deputati Ars.
La decisione della Corte Costituzionale
La legge regionale 19 del 2019 supera, infatti, l’esame della corte costituzionale, dopo l’impugnativa del Consiglio dei Ministri. E’ stato dato il via libera alla legge con la quale l’Ars ha rideterminato l’assegno vitalizio per gli ex deputati. Nessun rilievo al modello di calcolo introdotto con la legge siciliana n.19/2019, ancorché diverso da quello varato dalla Conferenza delle regioni. La Corte ha eccepito soltanto la illegittimità sulla durata del taglio, che la legge stabiliva in un tempo di cinque anni, rendendo la riduzione illimitata nel tempo.
Il sistema di calcolo e il commento di Miccichè
Come infatti è noto, il sistema di calcolo della legge siciliana prevede un taglio medio di circa l’11% sui vitalizi erogati. Dal 1° gennaio 2012 i vitalizi in Sicilia sono stati abrogati e le pensioni dei deputati vengono calcolate con il sistema contributivo, ovvero in percentuale sui contributi effettivamente versati dai singoli deputati durante la loro attività parlamentare.
“Sono soddisfatto per la pronuncia della Consulta – ha commentato il presidente dell’Ars, Gianfranco Miccichè – che nulla ha eccepito sul ricalcolo dei vitalizi”.
Le polemiche che portarono all’impugnativa
La vicenda ha fatto scalpore. Il primo governo Conte aveva, infatti, approvato una norma che imponeva alle Regione l’azzeramento dei vitalizi ed il taglio delle pensioni. Dopo mesi di resistenza l’Ars diede vita ad una propria legge in materia invece di recepire l’indicazione statale. Una norma attaccata dai 5 stelle come un “pannicello caldo” nato per scavalcare il taglio e apportare ritocchi che rappresentavano, di fatto, solo una presa in giro.
Dopo mesi di polemiche il Consiglio dei Ministri impugnò la norma e propose ricorso davanti la Corte Costituzionale ma adesso la Corte dà ragione all’Ars e ritiene legittima la norma oggetto delle mille polemiche politiche
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