Neanche il question time per discutere di mozioni e interpellanze fila liscio in Assemblea regionale siciliana. A far dar di matto tutti i protagonisti di questa vicenda è stata una mozione o meglio l’ordine dei lavori assegnato dal Presidente di turno.
La polemica è toccata a Roberto Di Mauro che ha dato il via alla discussione di una mozione, ma è intervenuto il capogruppo di Forza Italia Giuseppe Milazzo per protestare perché, dopo l’insediamento della commissione Statuto che è avvenuto oggi, non si è proseguito con l’elezione della presidenza della commissione stessa.
“Che senso ha insediare la commissione – ha detto Milazzo – se non si elegge la sua presidenza e quindi non si permette di farla lavorare?”. Di Mauro ha ricordato a Milazzo che in quel momento, per regolamento, era possibile intervenire in aula solo sulla mozione in discussione. Milazzo ha proseguito ugualmente fino a quando Di Mauro, dalla presidenza dell’Ars, ha disattivato l’audio sciogliendo la seduta.
Anche il PD, al momento dell’insediamento della commissione, aveva protestato per la scelta di rinviare l’elezione dei suoi vertici. I componenti designati dai diversi gruppi parlamentari per la “commissione speciale per la revisione dello Statuto e per l’esame dei disegni di legge in materia statutaria” sono Elvira Amata (Fratelli d’Italia), Francesco Cappello ed Elena Pagana (M5S), Giuseppe Compagnone e Carmelo Pullara (Popolari ed Autonomisti), Antonello Cracolici e Baldo Gucciardi (Pd), Vincenzo Figuccia (Udc), Giuseppe Milazzo e Stefano Pellegrino (Forza Italia), Giusy Savarino (Diventerà Bellissima), Edy Tamajo (Sicilia Futura), Marianna Caronia (Gruppo Misto). La prossima seduta dell’Ars si terrà martedì 17 luglio alle ore 16.
“Lo scontro nella maggioranza paralizza ormai non solo il governo ma persino l’attività d’Aula non consentendo neppure l’esame degli atti ispettivi e delle mozioni” commenta il presidente del gruppo parlamentare Pd all’Ars Giuseppe Lupo.
“Quanto accaduto è certamente grave – aggiunge Lupo – anche perché ha impedito la discussione di una mozione importante che riguardava gli scali aeroportuali siciliani, strutture fondamentali per la crescita economica e per il turismo nell’isola”.
“Si continua a discutere sulle modalità futura di gestione degli aeroporti – proseguono Baldo Gucciardi e Nello Dipasquale – mentre gli scali, come per esempio Birgi e Comiso, rischiano la chiusura ed hanno già registrato un crollo drammatico delle presenze turistiche. Improvvisare e temporeggiare su temi così delicati, che richiederebbero decisioni immediate ed urgenti, – concludono i parlamentari Pd – vuol dire smontare uno dei volani di sviluppo più importanti della Sicilia qual è l’attività turistico–ricettiva”.
Insomma un fritto misto da tutte le parti e tensioni anche dentro una maggioranza litigiosa agitata dalla campagna acquisti leghista ma che per il presidente dell’Ars non ha comunque problemi rilevanti secondo quanto ha detto Gianfranco Miccichè non in aula ma in una sede politica.
Per il leader azzurro in Sicilia nell’isola non c’è questa grande attrattività della Lega e si augura che, al contrario, Salvini e compagni possano raggiungere il 10% perchè questo significherebbe la certezza per il Centrodestra di vincere tutte le elezioni associando questo consenso a quello azzurro
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