Ci eravamo tanto amati, ma tutto ha un inizio ed una fine. La storia d’amore tra Palermo e Zamparini termina oggi, ufficialmente. L’imprenditore friulano ha annunciato tramite una lettera aperta ai tifosi, la cessione del 100% delle quote a una proprietà londinese.

Un rapporto che in questi anni, si è alternato tra amore e odio (sportivamente parlando) che ormai era ai minimi storici e che probabilmente poteva essere risanato solo con l’effettiva cessione societaria a una forte impresa. Zamparini sarà sempre ricordato per essere stato il primo presidente a portare i rosanero in Europa.

Ma i risultati? Carta alla mano è innegabile che Maurizio Zamparini sia stato il proprietario del Palermo più “vincente” della storia. Non si parla di titoli conquistati, considerando che ahinoi, i rosanero non ne hanno, bensì di piazzamenti in Serie A, della qualificazione alla Coppa Uefa e dell’amatissima e mai dimenticata finale di Coppa Italia.

TUTTI I RISULTATI DELL’ERA ZAMPARINI:

Stagione 2002/2003: acquisto della società da Franco Sensi e travaso di squadra e tecnico da Venezia a Palermo. La stagione si concluderà con un’amara sconfitta a Lecce che costerà la promozione in Serie A all’ultima giornata.

Stagione 2003/2004: il Palermo dopo oltre 30 anni torna finalmente in massima serie. Una cavalcata trionfale condotta da Guidolin in panchina e Grosso, Toni, Corini, Zauli e Brienza in campo.

Stagione 2004/2005: L’anno dei 32 mila abbonati. I rosanero sono una sorpresa continua e arriva anche la qualificazione in Coppa Uefa: un sesto posto straordinario, che con un pizzico di fortuna poteva trasformarsi in qualcosa di più. Toni sigla 20 reti e fa volare i siciliani.

Stagione 2005/2006: l’annata del quinto posto e degli ottavi di finale di Uefa persi contro lo Schalke 04. In Coppa Italia arrivò anche una semifinale persa contro la Roma solo per i gol in trasferta. L’anno di Terlizzi che siglò 4 gol nelle prime 4 partite di campionato.

Stagione 2006/2007: il Palermo nuovamente guidato da Guidolin sfiore l’impresa: fino a dicembre lotta per lo scudetto con l’Inter. A Siena si infortunia Amauri e con lui svaniscono le speranze di una squadra che a fine anno si piazzerà nuovamente al quinto posto.

Stagione 2007/2008: Un calo: il Palermo dopo diversi anni consecutivi tra le prime del campionato termina all’undicesimo posto. Guidolin viene esonerato e Colantuono termina la stagione. Si cominciano a vedere le prime magie di Miccoli in maglia rosanero.

Stagione 2008/2009: il Palermo è profondamente rinnovato dalla campagna acquisti. Colantuono salta dopo una giornata per la sconfitta a Udine e arriva Ballardini. I rosa si fanno conoscere per il loro gioco spumeggiante finalizzato dalla coppia Miccoli-Cavani. Si termina all’ottavo posto.

Stagione 2009/2010: l’annata migliore dei tempi moderni. I rosanero cominciano con Zenga che dichiara di voler vincere lo scudetto. Dopo qualche giornata subentra Delio Rossi e il Palermo inizia una marcia inarrestabile. E’ l’anno dello scontro diretto contro la Sampdoria per entrare in Champions League. La partita finisce 1 – 1 con Miccoli che segna un rigore con il crociato rotto e Budan che spreca di testa a porta vuota all’ultimo minuto.

Stagione 2010/2011: il Palermo terminerà la stagione all’ottavo posto in campionato. Peggiore sconfitta contro l’Udinese per 7-0 al Barbera. Ma soprattuto è la stagione della finale di Coppa Italia. Una cavalcata trionfale che vide sconfiggere Chievo, Parma e poi il Milan. Sogno infranto dall’Inter di Eto’o e Milito in finale, in uno stadio Olimpico di Roma pieno di palermitani. Esodo di oltre 40.000 tifosi.

Stagione 2011/2012: qualcosa si rompe: Zamparini comincia una fase discendente della sua gestione e la cessione all’ultimo minuto di mercato di Nocerino al Milan fa imbestialire i tifosi. E’ l’annata di Mangia (che doveva durare 15 anni). Tutto si conclude con un sedicesimo posto e una serie infinita di delusioni.

Stagione 2012/2013: il crack societario: Sannino è l’allenatore di una squadra che è del tutto smantellata. Si può contare solo su Miccoli e Ilicic. Si alterneranno Gasperini e anche Malesani, ma non cambia nulla. Retrocessione inevitabile e addio ai rosanero proprio di Miccoli.

Stagione 2013/2014: i rosanero tornano subito in massima serie: Iachini subentrato a Gattuso, guida la rinascita grazie ai colpi di Vazquez, Dybala, Hernandez e Lafferty. Promozione e nuova speranza per il Palermo.

Stagione 2014/2015: Iachini guida un gruppo di ragazzi giovani e brillanti: Vazquez-Dybala stregano tutta Italia e a fine stagione la Joya verrà ceduto alla Juventus per 40 milioni di euro. Undicesimo posto in campionato, ottimo per una neopromossa.

Stagione 2015/2016: Il Palermo vince le prime due partite consecutive per 1 – 0 e si parla già di Europa League. Ma è solo un’illusione. Gilardino guida la squadra alla salvezza insieme a Ballardini, protagonista di un rapporto controverso con l’intera rosa.

Stagione 2016/2017: nuova retrocessione: Ballardini si dimette dopo due giornate e un pareggio con l’Inter a San Siro. De Zerbi, Corini, Diego Lopez, Bortoluzzi ma il risultato non cambia. Penultimo posto scoraggiante. Il Palermo più brutto dell’era Zamparini.

Stagione 2017/2018: il Palermo è favorita per la vittoria della Serie B, ma un po’ di sfortuna e un po’ di inesperienza costano ai siciliani la promozione in finale playoff contro il Frosinone. Gara che rimarrà nella storia per le vicende dell’arbitro La Penna e dei palloni lanciati in campo dai ciociari.

Stagione 2018/2019: work in progress. Il Palermo è primo e Zamparini ha appena ceduto agli inglesi. Che sia l’inizio di una nuova rinascita?

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