Dino Levita sui social è un’istituzione. Cura una pagina Facebook Agrimeteo Corleone che si occupa di meteorologia con previsioni siciliane molto precise e dettagliate.

Più precise delle varie app che abbiamo installate nei cellulari perché i suoi sistemi matematici sono calibrati per il  nostro territorio regionale.

Per lui quello che è successo ieri è stato un evento eccezionale e imprevedibile.

Il nubifragio nel giorno del Festino era prevedibile?

La predicibilità di un evento come quello di ieri a Palermo è, allo stato attuale e con le conoscenze meteorologiche moderne, praticamente impossibile. Con gli strumenti oggi in possesso il previsore è in grado di stabilire una probabilità di un evento, e comunque su un territorio sicuramente non ristretto come una città non una certezza. Come scritto ieri nessun modello, ne globale ne locale, aveva previsto un simile disastro.

Cosa è successo di così imprevedibile?

E’ accaduto che una serie sfortunata di eventi si sono concatenati su un piccolo territorio tutti assieme e nello stesso tempo.Per amore dell’informazione: correnti da ovest trascinavano le formazioni nuvolose e temporalesche verso la città, al contempo spifferi dal mare alimentavano con umidità e calore latente i groppi temporaleschi che si autorigeneravano ( erano continuamente “accesi” da energia) in loco. Un abbassamento della tropopausa dinamica con intrusione di aria secca stratosferica rendeva l’atmosfera di fatto una polveriera ecc. Detto in maniera più semplice il “mostro” riceveva benzina da ogni lato orizzontale e perpendicolare. Tutte queste condizioni si possono prevedere nell’immediatezza o poco prima dell’evento. Nessuno, con le conoscenze attuali, può prevederlo con giorni di anticipo e su un ristretto territorio. Per fare un paragone l’episodio alluvionale del 3 novembre 2018 è stato ( anche da noi) ampiamente previsto giorni prima perchè la situazione sinottica era nota ( piogge da stau per scirocco) e interessava un più ampio territorio ( il corleonese). Quello di ieri no. Noi , ieri mattina, avevamo scritto ” non escludiamo fenomeni temporaleschi anche nella città di Palermo” ma la forza poi dimostrata dal sistema non era prevista da nessun centro di calcolo. Certo è che con dati in tempo reale ( e non tutti i dati possono aversi in tempo reale ma solo dopo ) la situazione può essere prevista, ma parliamo di minuti prima.
Anche questo aspetto fu motivo di dibattito l’anno scorso nel nostro convegno sui fenomeni meteo estremi con la presenza del Colonnello Giuliacci.

Quanto acqua è caduta ieri?

La quantità di acqua caduta è stata quantificata in punte di 130 millimetri. Come sapete vuol dire una quantità di acqua pari a 130 litri per metro quadro. Per capire di cosa stiamo parlando immaginate che un ettaro di terreno riceve in due ore ben 1.300.000 litri di acqua. Una forza dirompente eccezionale. Nel caso di Palermo e nel caso dei sottopassaggi di Viale Regione , si vengono a formare dei veri e propri laghi profondi diversi metri che divengono “trappole”. Un disastro.

 

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