Libero futuro, storico gruppo del movimento antimafia palermitano, non ha più i requisiti di “affidabilità”.
Il provvedimento adottato dal prefetto Antonella De Miro, prevede la cancellazione dalla lista delle associazioni antiracket di Villa Whitaker.
“Affidabilità” compromessa e impossibilità di continuare a essere punto di riferimento per la società civile e le istituzioni: nell’associazione figurano persone vicine ad ambienti mafiosi o soggetti comunque contigui.
Le forze dell’ordine, che lavorano in stretto contatto con la prefettura di Palermo, evidenziano che il legale di Libero futuro è la moglie di un imprenditore “interdetto” e madre di un socio dei Virga, colpiti da un sequestro di beni.
Sotto accusa c’è il fondatore di Libero futuro, Enrico Colajanni, che oggi è solo il consigliere dell’associazione, ma resta il simbolo del gruppo nato nel 2007 dalla scissione con il Comitato Addiopizzo.
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