La Regione mette all’asta altri 22 ruderi sulle spiagge. Immobili che i privati possono restaurare e trasformare in ristoranti, lidi e altre strutture turistiche pagando un canone annuo. È il secondo step di un piano scattato a gennaio e che è appena arrivato all’assegnazione dei primi lotti.

Nel nuovo bando la Regione offre il pontile di Romagnolo a Palermo per il quale chiede un minimo di 7.516 euro all’anno di canone e l’ex Salvatore Corleone & C per cui la base d’asta è fissata a 58.552 euro annui.

Nel bando anche l’ex lido Olivella a Santa Flavia che vale per l’assessorato al Territorio guidato da Toto Cordaro almeno 65.393 euro all’anno. E ancora il provvedimento punta ad assegnare ai privati Torre Pozzillo a Cinisi, l’ex arena Grasso a Termini Imerese, due ex depositi nel porto a Pantelleria e un magazzino a punta della Croce, una porzione di Torre San Toedoro a Marsala, l’ex faro San Leone a Pantelleria.

Fra i beni di maggiore pregio c’è il pontile sbarcatoio sul lungomare di Gela per cui la richiesta a base d’asta è di 19.610 euro all’anno.

E sempre a Gela la Regione offre ai privati La Conchiglia (la richiesta è di 64 mila euro) e il lido Eden (25.515 euro la base d’asta). Due immobili ristrutturabili anche a Lipari, a piazza Marina corta e in via Cristoforo Colombo, e altri due a Lampedusa nei pressi del porto.

Il piano ha suscitato grande interesse malgrado il primo bando abbia ottenuto risultati altalenanti. Dei primi 18 immobili messi all’asta solo 9 sono stati realmente assegnati. Le offerte arrivate erano state 30 per 14 immobili mentre per altri 4 ruderi nessuno si era fatto avanti: sono l’ex agenzia delle dogane di Riposto, due ruderi a Mascali e proprio il pontile sbarcatoio a Gela. Tutti gli immobili non assegnati nella prima fase sono stati reinseriti nel secondo bando.

Fra quelli già assegnati, è una casa a Favignana, a punta Sottile, ad aver riscosso il maggiore interesse: la Regione chiedeva un canone di 990 euro all’anno e la coop Primavera che se l’è aggiudicata ha offerto 6 mila euro. L’ex Opa di Sferracavallo è andato invece al Circolo Velico Sferracavallo.

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