gli animali trasferiti in una associazione priva di requisiti, l'accusa è abuso d'ufficio

L’inchiesta sul canile di Palermo, 4 avvisi di garanzia: tra gli indagati anche due dirigenti del Comune

Quattro avvisi di garanzia sono stati notificati dal nucleo operativo del Corpo Forestale al Capo Area del Comune di Palermo Gabriele Marchese, al funzionario Claudio Tedesco responsabile del canile municipale di via Tiro a Segno, Antonio Capizzi e Chiara Notaristefano, presidente e amministratore di fatto dell’associazione di volontariato Aivac.

L’accusa è abuso d’ufficio.

Le indagini sono coordinate dai Pm Maria Forti e Claudia Bevilacqua della procura di Palermo. Sono stati sequestrati 32 cani: 17 a Ragusa e 15 a Petralia. Il provvedimento è del Gip di Palermo Nicola Aiello.

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L’inchiesta riguarda l’affidamento (con incentivo di 480 euro per ogni animale) di 32 cani del canile di via Tiro a Segno all’Aivac, che ha scatenato la protesta delle associazioni animaliste lo scorso fine marzo. Secondo gli inquirenti coordinati c’era il fondato rischio che questi 32 esemplari venissero rivenduti o sparissero nel nulla.

L’indagine, nata da numerosi esposti delle associazioni animaliste e dalle relazioni delle forze dell’ordine il giorno dopo la protesta di fine marzo davanti ai cancelli di via Tiro a Segno, ipotizza che Marchese e Tedesco abbiano affidato i 32 cani a Capizzi e Notaristefano pur sapendo che l’Aivac era sprovvista di tutti i requisiti di legge previsti per ricevere i cani.

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