Uno steward portato al proto Soccorso ma dimesso dopo alcuni controlli con una diagnosi solo di trauma psicologico e acustico passeggero a causa dello scoppio di u petardo proprio accanto a lui, partita sospesa per otto minuti e qualche tensione.
Questa la cronaca di Italia-Albania, partita valida per le qualificazioni agli Europei del 2018, giocata a Palermo.
Nel pomeriggio tifosi Albanesi spesso brilli in giro per la città, qualche incidente sulla circonvallazione che ha coinvolto anche automobili proprio di tifosi albanesi e caos dovuto a chiusure al traffico, controlli di sicurezza e botiglie di birra vuote abbandonate dappertutto.
Palermo ha vissuto così la partita della nazionale ma ha risposto bene sul fronte prettamente sportivo.
Calcisticamente parlando l’Italia, racconta Todaysport, come nella sua migliore tradizione, limita lo sforzo al minimo indispensabile e porta a casa un comodo 2-0. Dopo aver trovato il gol su rigore al 12′ gli azzurri proseguono a ritmi blandi, portando a casa i 3 punti senza penare contro un’Albania tatticamente irreprensibile ma poco pungente. La nazionale di Ventura si porta così a 13 punti, rimanendo a pari punti con la Spagna che supera agevolmente Israele (4-1) nell’altra partita del girone.
Eppure dopo nemmeno un minuto la formazione balcanica crea un’occasionissima che avrebbe potuto raccontare una partita diversa: serie di passaggi per via centrale (sarà un tema della manovra albanese, ad evitare le fasce ben presidiate) e palla in area per Cikalleshi, che di sinistro cerca l’angolo opposto mandando fuori di poco. Una netta trattenuta di Besha su Belotti vale il rigore che De Rossi trasforma spiazzando il portiere.
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