La polizia di Palermo ha arrestato il palermitano 59enne Giuseppe Cangialosi, meccanico incensurato, per i reati di fabbricazione, detenzione e porto abusivo di armi e materiale esplodente.

L’operazione è stata condotta dagli uomini della Squadra Mobile diretta da Rodolfo Ruperti che hanno trovato la fabbrica di armi in via Leonardo di Bartolomeo, nel popolare quartiere Zisa, a Palermo. Qui hanno bloccato il meccanico Giuseppe Cangialosi con una busta di plastica dove c’erano 273 cartucce calibro 7,65.

Durante la perquisizione dei locali è stata trovata una vera e propria “fabbrica” illecita di armi e munizioni pronte ad essere immesse nel mercato criminale. In particolare sono state rinvenute e sottoposte a sequestro: 3 pistole semiautomatiche perfettamente funzionanti complete di silenziatori, circa 3000 cartucce di vario calibro tra cui (calibro 22, 357 magnum, calibro 32, calibro 7.65, calibro 7.65 parabellum, 38 special, 9×21, 44 magnum e cartucce di grosso calibro per carabina) oltre a circa 1000 cartucce calibro 12 per fucile ad anima liscia.

Nell’ officina sono stati inoltre rinvenuti numerosi silenziatori, caricatori, canne e varie parti di armi pronte per essere assemblate, nonché una pressa per il confezionamento del munizionamento mediante l’utilizzo di polvere da sparo, bossoli, inneschi e ogive.

Le armi prodotte venivano poi provate in una rudimentale galleria di tiro allestita all’interno della stessa officina.
Il locale con tutti i macchinari custoditi è stato sequestrato.

Il personale della Squadra Mobile, successivamente, si è recato anche presso l’abitazione di Cangialosi qui  sono stati sequestrati 15 fucili di vario calibro, legalmente detenuti, ma custoditi in violazione delle prescrizioni previste dalla normativa, nonché circa 1000 cartucce di varia misura.

Cangialosi è stato condotto al Pagliarelli.